Salernitana, ufficiale l’arrivo in panchina di Sottil: come cambia la squadra granata
La compagine campana ha annunciato il nuovo allenatore. Sottil avrà l’arduo compito di riportare subito la squadra in Serie A
La notizia era nell’aria da tempo ma adesso è ufficiale: Andrea Sottil è il nuovo allenatore della Salernitana. Il neo direttore sportivo Gianluca Petrachi fin da subito lo aveva messo in cima alla lista dei papabili e alla fine ha affondato il colpo.
L’ex tecnico dell’Udinese si è legato al cavalluccio marino per due anni e guadagnerà poco più di 500mila euro a stagione a cui andranno aggiunti alcuni bonus e l’aumento di ingaggio in caso di promozione in Serie A.
Ebbene si, l’obiettivo dichiarato è quello di ritornare subito nel grande calcio e di fare una comparsa di appena un anno in cadetteria. Proprio per questo l’allenatore si è preso il suo tempo per riflettere e capire quali erano le intenzioni del club. A prescindere dal probabile passaggio di consegne della società l’intento è ovviamente quello di fare la voce grossa in Serie B e per questo Sottil è già proiettato al ritiro di Rivisondoli che inizierà il prossimo 7 luglio.
Salernitana: come cambia la squadra con Sottil
A livello tattico Sottil ha le idee ben chiare e il suo modulo preferito è il 3-5-1-1. Considerando che soprattutto nell’ultima parte di stagione l’Udinese ha spesso giocato con la difesa a tre, il lavoro dell’allenatore almeno sulla carta si preannuncia in discesa.
Inoltre bisognerà capire cosa succederà in sede di mercato e se arriveranno dei giocatori funzionali a questo modo di giocare. Petrachi dall’alto della sua esperienza con tutta probabilità avrà già pensato a qualche soluzione, ma al tempo stesso bisogna pensare al mercato in uscita e snellire il tetto ingaggi.
Le precedenti esperienze del tecnico torinese
In Serie B si è contraddistinto per aver fatto bene sulla panchina dell’Ascoli portandolo ai play off nella stagione 2021-2022. Nella stagione seguente è arrivato il grande salto all’Udinese e dopo un avvio di campionato strepitoso con tanto di vittorie roboanti contro Roma e Inter, la squadra si è arenata e alla fine ha concluso al 12esimo posto.
L’anno successivo è arrivato l’esonero dopo appena nove giornate in cui aveva collezionato sei pareggi e tre sconfitte. Adesso dovrà ripartire da una categoria inferiore per provare a riconquistarsi quella dimensione che si era guadagnato con tanti sacrifici due anni fa. Ma d’altronde il calcio è così, si sale e si scende in un attimo.