Nocera Inferiore, imbrattato il muro della chiesa: tutta la rabbia del parroco
Il sacerdote della chiesa di Don Matteo di Nocera Inferiore Raffaele Ferentino ha detto la sua sull’accaduto senza risparmiarsi
Le scritte e i murales sui principali edifici della città sono ormai diventati una prassi in ogni parte del mondo. In pochi pensano all’arte e al decoro urbano e per molte persone imbrattare i muri è una cosa del tutto “normale”.
In realtà non è per niente così, bisognerebbe pensare alle conseguenze che ci sono dietro. Un conto sono i disegni autorizzati che vanno a rinfoltire il patrimonio artistico, un altro sono le scritte e i graffiti trasgressivi che vanno a rovinare le opere e magari offendono la morale comune.
Ed è proprio ciò che è successo sulle mura della chiesa di San Matteo a Nocera Inferiore dove il parroco Don Raffaele Ferentino ha sbottato in seguito all’apparizioni di alcune scritte sulla parete che si rivolge su Piazza del Corso.
Non ha usato giri di parole e ha manifestato il suo sdegno nei confronti di questo gesto, che seppur possa avere una matrice puerile, ha comunque rovinato la facciata di un importante luogo di culto.
Scritte sui muri della chiesa: la testimonianza di Don Raffaele
Ha definito vergognoso ciò che è accaduto e ha poi rincarato la dose soffermandosi sui problemi della cittadina campana: “Se non siamo capaci di preservare le cose belle che abbiamo, se non si è capaci di educare al rispetto di ciò che appartiene a tutti, magari stando lì ad osservare facendosi pure una risata, allora significa che “stamm nguagliat” e meritiamo solo di stare nella sporcizia“.
Per questo a suo parere non ci si può poi lamentare per le strade sporche e per l’invivibilità della città. Dunque, toni accesi che la dicono lunga sull’esasperazione di fronte ad un atto vandalico che con tutta probabilità resterà impunito.
Gli altri comportamenti incivili denunciati dal parroco
Don Raffaele però ha colto l’occasione per parlare anche di altre tematiche strettamente correlate: “Anche l’immondizia che trovo nel giardinetto della chiesa è un qualcosa di assurdo. Le bottiglie di plastica, di vetro e tanto altro ancora non vanno depositati negli appositi cassonetti ma dove capita, anche lanciandoli col rischio di ferire qualcuno”.
La chiosa finale è invece l’emblema delle frustrazione che c’è dietro a questo sfogo più che legittimo: “Andiamo sempre peggio. Sono davvero schifato! E lo dico da cittadino di questa città, non solamente da parroco! Bisogna prendere provvedimenti seri e rigidi”.