Pontecagnano Faiano, maxi furto alla Fattoria solidale “Nonno Emilio”: ecco quanto hanno portato via
A denunciare l’accaduto è stata l’imprenditrice salernitana Carmen Guarino, che ha specificato anche quali attrezzi sono stati portati via
I furti lasciano sempre una sensazione di malessere anche quando la refurtiva non è così ingente. Il solo pensiero che qualcuno abbia frugato nella nostra privacy ci rende inermi e talvolta incapaci di reagire.
Stavolta però il colpo è stato abbastanza tangibile e ha recato un serio danno alla struttura visto che sono state prese diverse attrezzature fondamentali per lo svolgimento delle attività quotidiane.
Purtroppo però chi compie questi gesti non ha nessuno scrupolo e non pensa minimamente alle conseguenze che le loro azioni possono provocare al prossimo. D’altronde stiamo parlando di criminali.
Andiamo quindi a scoprire tutti i dettagli di questo spiacevole episodio con tanto di testimonianza di una delle parti lese, che ha fatto il punto della situazione dopo il brutale saccheggio subito. Ecco cosa è successo per l’esattezza.
La dinamica dell’accaduto
Il furto è andato in scena nella notte tra martedì e mercoledì all’interno del centro/fattoria “Nonno Emilio” di Pontecagnano Faiano una delle strutture della Rete Solidale. I ladri si sono impossessati di tutte le attrezzature agricole e dei cavalli per un ammontare complessivo di circa 10mila euro.
Un bottino che la dice lunga sull’entità dell’episodio e che chiaramente per un pò di tempo non consentirà a coloro che prestano servizio all’interno della fattoria di poter compiere le proprie azioni solidali.
La denuncia di Carmen Guarino
Come da prassi l’episodio è stato denunciato ai Carabinieri. A caricarsi di questa responsabilità è stata l’imprenditrice salernitana Carmen Guarino, che in un’intervista rilasciata in merito a quanto verificatosi nella fattoria “Nonno Emilio”, ha specificato i clamorosi dettagli del taccheggio: “Hanno rubato persino le selle dei cavalli utilizzati per la ippoterapia. Hanno spogliato completamente la nostra horse house”.
Poi ha proseguito manifestando tutto il proprio dissenso e la propria giustificata rabbia rispetto a questo avvenimento deplorevole: “Rubare in una struttura come la nostra che porta avanti tutte le attività con lavoro e sacrificio è avvilente. Ora più che mai abbiamo la certezza che il territorio non è sicuro. Non ci sono controlli e a rimetterci sono i cittadini onesti”. Poi il disperato appello finale: “Se qualcuno ha visto qualcosa lo segnali alle forze dell’ordine. Chi ha agito lo ha fatto sicuramente con un mezzo grosso, magari le telecamere di sorveglianza di Via Mar Adriatico possiedono le immagini. Aiutateci!”. Un appello che tutti sperano possa portare ad una svolta.