Crema solare, l’hai usata sempre nel modo sbagliato | In questo modo non ti proteggi e metti a rischio la tua salute
Crema solare, occhio a come la usi. Di certo hai sempre commesso questi errori: come correggere il tiro.
Ora che l’estate è giunta nelle nostre vite siamo più avvezzi a trascorrere più tempo libero fuori casa o comunque all’aria aperta. Ciò è indubbiamente un autentico toccasana sia per il fisico che per lo spirito. Fatto sta che di giorno i raggi solari, soprattutto nelle giornate più calde e afose, picchiano duro.
Per proteggerci da essi e per evitare anche l’antiestetico invecchiamento cutaneo dobbiamo necessariamente puntare sulla crema solare. In commercio ne esistono per tutti i gusti e per tutte le tasche. Possiamo anche puntare su quelle mini se dobbiamo fare un veloce viaggio o andare al mare per il week end, o magari a quella più grande nel formato famiglia se ci prospettano vacanze belle lunghe.
Fatto sta che bisogna soprattutto mirare alla qualità e non alla quantità. Per esempio non serve esagerare riempiendoci di strati e strati, anche perché qualora lo facessimo la crema non riuscirebbe ad asciugarsi e ad aderire completamente alla nostra pelle. In poche parole non ci proteggerebbe un granché.
Inoltre dovremmo aspettare del tempo quasi infinito prima di prendere il sole. Fatto sta che sarebbe comunque meglio spalmarsi con cura la crema 15/20 minuti prima di andare in spiaggia. Altro sbaglio che sovente facciamo è quello di non chiudere subito il flacone dopo che abbiamo usufruito del suo contenuto, lasciandolo in balia dei raggi solari o comunque vicino ad altre fonti di calore, dirette o indirette che siano.
Crema solare, occhio a come la usi e la conservi
Al contrario riponiamo la nostra crema solare in un luogo fresco e asciutto. In spiaggia e in piscina diciamo sì all’ombra per la sua conservazione. Inoltre dopo che l’abbiamo aperta dovremo finire di consumarla a stretto giro, dunque entro qualche settimana. Se invece mai aperta può durare anche degli anni. Basta tenere presente la data di scadenza.
Anche qui però c’è da considerare come l’abbiamo conservata. Attenzione anche quando la scegliamo, che sia adatta alla tipologia della nostra epidermide a livello di protezione. Se infatti abbiamo la carnagione chiara e che tende a scottarsi puntiamo su una 50. In ogni caso anche in tale maniera potremo abbronzarci, solo in maggior sicurezza.
L’errore più clamoroso che fai quando la spalmi
Tuttavia il più clamoroso errore consiste nel non utilizzarla quando usciamo anche semplicemente di casa per fare commissioni e andare a lavoro. Difatti ora come ora, per via del rialzo delle temperature, esponiamo più strati di pelle che fino a poco tempo fa erano coperti e che quindi sono più vulnerabili agli effetti del sole. In sostanza potrebbero pure scottarsi o comunque subire dei bei danni.
Dunque spalmiamoci sempre la nostra protezione sulle braccia e sulle gambe, oltre che sui piedi, se rimangono scoperti, senza nemmeno dimenticare la zona decolleté, il collo e la nuca. Grande attenzione deve essere posta anche al nostro viso che per la verità anche nel corso dei mesi invernali sarebbe meglio proteggere con una crema protettiva verso i raggi UV. Infine, dedichiamoci a ciò sempre una ventina di minuti prima di uscire.