Cementificazione illegale, Campania al primo posto: gli emblematici dati di Legambiente
In occasione della campagna “Goletta Verde” Legambiente ha diffuso dei dati non propriamente edificanti per la regione Campania
Cattive notizie per la Campania che secondo il dossier di Legambiente in vista dell’avvio della campagna “Goletta Verde” e “Goletta dei laghi” è al primo posto tra le regioni d’Italia per quanto concerne il “mattone illegale”.
Chiaramente il territorio è vittima di personaggi che continuano a speculare in ogni modo su una terra ricca di bellezze e di risorse. Sono diverse le irregolarità riscontrate che messe insieme costituiscono un primato nazionale per niente gratificante.
Una situazione che lascia tanto rammarico e che deve far riflettere. Trovare delle contromisure è nell’interesse di tutta la popolazione campana, che si auspica un futuro migliore per la propria regione.
Vediamo quindi i dati emersi da questo meticoloso lavoro di ricerca e il raffronto con le altre regioni italiane. Ecco tutto ciò che bisogna sapere in merito a questa tematica di estremo interesse generale.
Costruzioni illecite: i dati inerenti la Campania
Nel 2023 sono stati circa 1.531 (+21% rispetto al 2022) i reati accertati dalle forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto per quanto concerne abusivismo edilizio, concessioni demaniali e gestione illecita delle cave. Di fatto si tratta del 14,9% del totale nazionale con 1.710 persone denunciate e 332 sequestri penali.
Aumento lieve anche per gli illeciti amministrativi che in un anno sono passati da 1957 a 1970 e per le relative sanzioni (4.302 con un tasso del +22%). Insomma la situazione non è propriamente delle più rosee. Anzi, ci sarà molto su cui lavorare.
Classifica mattone illegale: non solo Campania, le altre regioni presenti
Andando a scrutare le altre posizioni della classifica al secondo posto troviamo la Puglia (1.442 reati, il 14,1% del totale nazionale), al terzo la Sicilia (1.180 reati, 11,5%) e al quarto posto la Calabria (1.046 reati, il 10,2% del totale). Come si può chiaramente evincere da questi dati, purtroppo il sud Italia è falcidiato da questo genere di manovre losche.
Tornando alla Campania, tra il 2004 e il 2022 il numero delle demolizioni eseguite è stato del 13,1% dei 23.635 immobili abusivi per i quali era stato stabilito l’abbattimento da parte dei comuni di riferimento. Tra gli altri primati negativi della regione c’è quello del numero di ordinanze emesse in rapporto alla popolazione. Di fatto dal 2004 al 2002 è stata aperta una pratica per abuso edilizio ogni 236,6 abitanti. Per effetto di ciò Legambiente è tornata a chiedere al Governo risposte immediate per cercare di smorzare sul nascere questo genere di situazioni.