Autonomia differenziata: la Campania è la prima regione ad approvare il referendum abrogativo
La proposta per il referendum abrogativo è stata votata da una maggioranza schiacciante del Consiglio regionale della Campania
Svolta importante in Campania. Il Consiglio regionale presieduto da Gennaro Oliviero ha approvato la deliberazione consiliare per chiedere l’indizione del referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata.
La decisione è stata presa grazie ai 36 voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza di centrosinistra, Gruppo misto e del Movimento 5 Stelle. Sono invece stati 9 i voti contrari a cui va aggiunta anche un’astensione.
Il focus del provvedimento riguarda la legge del 26 giugno 2024 numero 86 per l’attuazione del regionalismo differenziato e che riguarda esclusivamente le regioni a statuto ordinario, ai sensi dell’articolo 116, terzo comma della Costituzione.
Dunque, per effetto di ciò, la Campania è la prima regione d’Italia a fare un passo verso il referendum abrogativo, così come previsto dalla Costituzione, per tentare di cancellare una volta per tutte la riforma Calderoli.
Le altre regioni che potrebbero seguire l’esempio della Campania
Con tutta probabilità l’esempio della Campania dovrebbe essere seguito dalle altre quattro regioni governate dal centrosinistra, ovvero Emilia Romagna, Sardegna, Puglia e Toscana. In questo modo si può arrivare a cinque regioni, cioè al numero minimo richiesto dalla Costituzione per poter richiedere il referendum abrogativo.
Dunque, seppur il tutto sia ancora in fase embrionale, la Campania ha fatto la sua parte smuovendo una situazione non così semplice. Adesso non resta che aspettare le reazioni delle altre regioni del Bel Paese.
La soddisfazione del governatore De Luca
In attesa di capire quali saranno i prossimi passaggi, nel frattempo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha espresso tutta la sua soddisfazione a riguardo: “Non prendiamo una decisione per consolidare le bandiere ma per far prevalere la ragione. L’obiettivo è quello di ricreare uno spirito di difesa dell’unità d’Italia“. Ma non è tutto. Il Consiglio ha inoltre approvato con 35 voti favorevoli una deliberazione per richiedere un referendum abrogativo di alcuni commi degli articoli 1,2,3,4 della legge numero 86 riguardanti le materie o ambiti di materie riferite ai Livelli essenziali di prestazione.
Ciò è stato fatto per mettere in sicurezza il referendum da un eventuale giudizio di inammissibilità della Consulta sull’abrogazione totale. Chiaramente non sono mancate le polemiche con i partiti del centrodestra campano che hanno accusato i promotori del referendum di essere favorevoli all’Autonomia in passato. Anche questo fa parte del gioco delle parti. Adesso però in Campania è giunto il momento di guardare avanti e di pensare a come migliorare la situazione attuale.