Salerno, De Lucia senza mezzi termini: “I padroni della città sono le blatte e gli scarafaggi”
L’esponente politico di Forza Italia Salvatore De Lucia ha criticato il degrado e la gestione del patrimonio pubblico da parte del Comune
Ogni città ha i suoi problemi e degli aspetti che vanno migliorati. D’altronde la perfezione non esiste, ma almeno bisogna provare ad avvicinarsi ad essa. Anche Salerno ha i suoi difetti, che chiaramente vanno limati per il bene della collettività.
Sotto questo punto di vista è stato piuttosto duro Salvatore De Lucia di Forza Italia, che si è lasciato andare a delle critiche piuttosto accese nei confronti del Comune per la gestione di alcuni aspetti fondamentali.
In primis ha accusato l’amministrazione di svendere i beni comunali ai privati, come ad esempio il secondo lotto dell’ex cementificio, ceduto proprio di recente. Secondo De Lucia in questo modo si favoriscono gli interessi privati e si negano ai cittadini le aree pubbliche.
Ma non è tutto. Ci sono anche altri punti che ha rimarcato nella sua analisi. Uno in particolare riguarda il degrado urbano della città, che è sempre più popolata da esseri poco gradevoli alla collettività.
Il problema degli insetti e delle erbacce
Infatti in giro per Salerno sono numerosi gli avvistamenti di blatte, scarafaggi oltre che di erbacce e spazzatura. Di certo non è bel biglietto da visita per una città che ha anche un certo richiamo turistico sia in estate che in inverno.
In tutto ciò però De Lucia ha sottolineato, che nono stante i tagli ai servizi e l’aumento delle tasse, il deficit di bilancio del Comune è ancora piuttosto grave. Dunque un quadro non proprio esaltante, aggravato ulteriormente da un altro aspetto che non va affatto sottovalutato.
Il calo demografico della città negli ultimi anni
Salerno infatti ha registrato un calo demografico del 5% negli ultimi dieci anni. Stando all’analisi di De Lucia, la città campana non offrirebbe più i servizi adeguati per le famiglie e per gli anziani. Per questo si auspica una gestione più trasparente e partecipativa del patrimonio pubblico alla stregua di ciò che avviene in città come Trento.
Secondo l’esponente politico locale, solo tramite un coinvolgimento attivo dei cittadini si può sovvertire la situazione e portare un miglioramento tangibile all’intera comunità. Dunque bisognerà rimboccarsi le maniche e cercare di lavorare tutti insieme verso un’unica direzione. Più facile a dirsi che a farsi, ma è doveroso provare a perseguire una strada che porti verso un maggiore benessere generale.