In Costiera si nasconde una spiaggia paradisiaca: si trova alla fine di un sentiero immerso nella natura | La conoscono in pochissimi

Ci sono località così belle che sembra di vivere in una favola, o in una leggenda, tanto la loro bellezza ha ispirato miti e storie immortali.

Non serve andare troppo lontano dal nostro Paese, anzi possiamo e dobbiamo senz’altro rimanere in Italia per visitarne alcune tra le più belle, il più delle volte, va detto, marittime.

Il Sud della Penisola, in particolare, possiede decine e decine di questi piccoli posti, sconosciuti ai più, che tuttavia non possiedono solo panorami e scorci di rara bellezza, ma sono depositari di vecchie storie, raccontate dai grandi della letteratura del tempo che fu e fungono in pratica da culla di alcune tra le più belle leggende di tutti i tempi.

Una in particolare si trova in Campania, ed ovviamente ha a che fare col mare e non soltanto perché si tratta naturalmente di una piccola baia, ma perché la sua storia è legata ai miti e alle leggende di centinaia e migliaia di anni fa, tanto che vi rimarrà per sempre legata.

Si tratta di un posto tra i più spettacolari della Campania, raggiungibile attraverso un percorso da trekking non molto lungo, giusto un’oretta, dove non c’è nulla se non la natura incontaminata, che una volta raggiunto potrà offrire sia ristoro marittimo che panorami mozzafiato, oltre a gite nelle grotte del posto e avventure in kayak

La Baia di Ieranto, tra mito e realtà

La Baia di Ieranto è il luogo mitico e senza tempo di cui stiamo parlando, si trova proprio di fronte ai Faraglioni di Capri e, vuole la leggenda, fu scelta come dimora dalle Sirene.

La storia narrata da Plinio il Vecchio vuole che Ulisse abbia fatto il suo incontro con le Sirene proprio in questo posto, mentre tornava a Itaca dopo la guerra di Troia. Di fatto, ci troviamo di fronte a un luogo geograficamente bello ma anche fonte di ispirazione per molti.

Il restauro ambientale da parte del FAI

La Baia di Ieranto è l’unica insenatura all’estremità della penisola sorrentina, che si snoda tra il mare blu e cristallino e il verde degli olivi che la sovrastano, affacciata sui faraglioni di Capri che chiudono la bellissima cornice di questo paesaggio.

Nel 1987 la baia è stata donata al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) dalla Italsider per evitare che fosse oggetto di speculazione, e nel tempo è stata oggetto di interventi di restauro ambientale per recuperare la macchia mediterranea originaria. Nella baia si possono trovare infatti rosmarino, euforbia e ginepro, tra le altre coltivazioni.