Ci vivono solo 700 persone ed ha una spiaggia imperdibile in estate: in Costiera Amalfitana si nasconde il “borgo che non c’è”
Sei mai stato nel borgo che non c’è in Costiera Amalfitana? Ci vivono solamente 700 persone ed è un posto unico…
Posto prediletto durante il Grand Tour nel 700 e nell’800, la Costiera Amalfitana è una delle destinazioni più belle e peculiari del nostro paese. Infatti, oltre alla bellezza della sua natura e al mare azzurro, ci sono tantissimi borghetti caratteristici.
La natura si integra perfettamente con il mare e l’urbanistica cittadina. Sicuramente tra le sue cittadine incantevoli, ce ne sono tante a distinguersi per bellezza. Una delle più iconiche e famose è sicuramente Positano, fatta di tantissime casette colorate sparse per tutte le collinette.
Inoltre, di grande pregio sono anche le spiagge in ciottoli rotondi. Tuttavia, per bellezza storica e architettonica, non va dimenticata Amalfi con la sua meravigliosa Cattedrale di Sant’Andrea.
Non perderti questi posti
Un altro posto dove fare una capatina almeno una volta nella vita è Ravello. Più lontana dalla costa, si trova in una posizione che offre una vista bellissima su tutta la costiera amalfitana. Inoltre, qui si tiene un bellissimo Festival musicale all’alba, nell’incantevole cornice cittadina.
Qui ci sono anche delle ville storiche, note soprattutto sui social network per le sue vedute instagrammabili: Villa Rufolo e Villa Cimbrone. Inoltre, in costiera si trova anche un borgo molto piccolo, di appena 700 abitanti da non perdere assolutamente. Ecco il paesino fantasma da visitare: Furore.
“Borgo che non c’è” da non perdere in Costiera Amalfitana
Il borgo di Furore è diventato addirittura patrimonio dell’Unesco a partire dal 1997. Questo posto riesce a sorprendere chiunque lo visiti per la sua unicità. Si trova tra Conca dei Marini e Praiano. Una delle parti più famose del paesino è il fiordo, scendendo gli scalini è possibile farsi il bagno con quella vista meravigliosa. Fortunatamente, questo villaggio è ancora fuori dal circuito del turismo di massa, rispetto alle altre città della costiera.
La sua popolazione è veramente ristretta. Inoltre, questo paese non ha un centro, le case sono distribuite lungo la montagna. Per questo motivo, viene definito “il paese che non c’è”. In passato questo territorio veniva utilizzato come destinazione per gli esiliati. Oggi la città è invece ricoperta di murales e sembra un vero museo a cielo aperto. Il suo nome deriva dal fatto che, proprio per la conformazione del territorio, durante le tempeste il mare diventa una vera e propria furia. Qui è presente una bellissima chiesa, nota come Chiesa di Sant’Elia che ha uno stupendo trittico, risalente al XV secolo.