Sirignano, ragazzino bullizzato e picchiato: identificati i responsabili
La baby gang dopo essersi presa gioco di un loro coetaneo ha postato il video di quanto accaduto ed è stata smascherata
Il bullismo è una piaga che non accenna a placarsi. Anzi, con l’avvento della tecnologia è nata un’ulteriore sfaccettatura che prevede la realizzazione di video e la conseguente pubblicazione in rete.
Dunque una vera e propria degenerazione che la dice lunga su come si stia evolvendo la società odierna. Per fortuna però c’è chi ancora si oppone a questi squallidi avvenimenti e prova a fare qualcosa per cercare di debellarli.
Ed è proprio ciò che è successo in seguito all’ennesimo episodio verificatosi nel nostro paese. Stavolta il teatro dell’accaduto è Sirignano, piccolo comune dell’avellinese. Qualcosa però è andato “storto” per gli autori dell’inconcepibile gesto, che alla fine sono stati identificati.
Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire prima la dinamica dello spiacevole avvenimento e com’è stato possibile smascherare la baby gang che aveva realizzato e postato il filmato del loro “gesta eroiche”.
I raccapriccianti dettagli dell’accaduto
In un primo video il malcapitato minorenne viene picchiato all’interno di un appartamento da un ragazzo più grande di lui, mentre gli altri filmano l’accaduto. Nel secondo viene invece minacciato affinché non denunci l’accaduto sia alla madre che alle forze dell’ordine.
La povera vittima viene invitata a promettere più volte questa cosa e poi a baciare le mani di tutti gli aggressori. Chiaramente anche questo momento di “notevole interesse” viene ripreso meticolosamente.
La denuncia del deputato Francesco Emilio Borrelli
Quando sembrava che l’avessero fatta franca invece è arrivato un piacevolissimo colpo di scena, che di fatto ha sconvolto i possibili piani futuri della baby gang. Infatti il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrellimha reso nota la vicenda pubblicando il video delle angherie e manifestando il suo sdegno. Inoltre, ha fatto una cosa ancor più importante denunciando quanto accaduto alle forze dell’ordine, che secondo quanto dichiarato dallo stesso Borrelli sono stati già identificati. A questo punto potranno essere puniti come meritano.
Chiaramente saranno coinvolte anche le loro famiglie soprattutto per coloro che ancora non hanno compiuto la maggiore età. Insomma, questa è la via da seguire se si vuole davvero sconfiggere questa “moda” che non ha niente di bello da esibire. Anzi, è qualcosa di talmente abominevole che si fa davvero fatica a pensare che possano esserci delle menti così diaboliche che escogitano questi piani.