Mercato della Pignasecca, non tutti conoscono la vera origine di questo nome: una leggenda horror che mette i brividi
Nell’era digitale, l’esistenza di luoghi come i vecchi mercati rionali, restituiscono quell’aria di autenticità ai luoghi storici dell’Italia
Stavolta torniamo a parlare di Napoli e del mercato della Pignasecca, il mercato all’aperto dell’omonimo rione della città partenopea. Questo è sia un richiamo alla autenticità di alcune tradizioni, sia un posto a dir poco pittoresco dei quartieri spagnoli di Napoli.
Il mercato rionale della Pignasecca è uno dei luoghi più pittoreschi e caratteristici del cuore pulsante di Napoli. Qui è possibile trovare tutto per quanto riguarda i generi alimentari che non sono solo “cibo”, ma un vero tuffo nel passato recente della nostra generazione
Ma il mercato rionale della Pignasecca non è solo banchi di vendita di generi alimentari e materie prime. Nelle vie che il mercato percorre è possibile trovare anche negozi di abbigliamento, negozi di generi alimentari, street food e tutto ciò che fa di un mercato un luogo degno di essere visitato.
Il mercato della Pignasecca è un mercato rionale all’aperto e in quanto tale è visitabile dalla mattina alla sera. Tra i suoi vicoli infatti si può passeggiare per tutta la giornata e godere delle bellezze e dei locali che si trovano tutto intorno. Ma ci sono anche delle leggende che parlano del mercato e la cui storia è legata a una serie di leggende, non tutte divertenti.
La leggenda intorno al mercato della Pignasecca
Il nome del mercato rionale della Pignasecca deriva da una leggenda legata al luogo in cui sorge. In passato nella zona c’erano degli orti e una pineta, popolata da tante gazze. E proprio una gazza scoprì, durante uno dei suoi furti, che il vescovo andava a letto con la sua perpetua. Così successe che le gazze furono tutte scomunicate e entro tre giorni la pineta si seccò, lasciando dietro di sé solo una distesa di terra arida ovvero la Pignasecca
Secondo un’altra versione, per costruire Villa Toledo furono spianati tutti gli orti che occupavano la zona, mentre riuscì a sopravvivere un solo pino, che fu chiamato Pigna dai napoletani. Poiché il pino ospitava molte gazze, queste furono cacciate dai cittadini che, lasciando la loro casa, la fecero seccare. Da qui il nome Pignasecca.
Pignasecca, una storia recente
La storia recente del mercato Pignasecca lo vede decorato con un murales azzurro realizzato dallo street artist Davide Vecchiato, che rappresenta il viso del piccolo Mattia Fagnoni di 7 anni, morto per la malattia di Sandhoff. Si tratta di un’opera inserita in un contesto di progetti per la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema dei piccoli che combattono contro malattie rare.
Prima di diventare il mercato rionale, l’area apparteneva alla famiglia Pignatelli di Monteleone, conosciuta come Biancomangiare, dal nome di una particolare meringa prodotta in zona. A partire dal 1500 assunse l’odierno nome di Pignasecca.