Campania, il sovraffollamento delle carceri è sempre più eclatante: il dato aggiornato
Il rapporto del garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello ha portato alla luce un problema che ha radici profonde
Le carceri della Campania sono sicuramente tra le più piene d’Italia. Non si tratta di una novità, ma al contempo non si può continuare a sorvolare su una situazione che sta peggiorando sempre di più. A darne l’ennesima testimonianza sono anche i dati raccolti dal garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello, che ha anche esposto la situazione dei singoli penitenziari sparsi per la Campania.
Inoltre va aggiunto anche il problema sociale visto che molti detenuti sono alle prese con tossicodipendenza e soprattutto con la dispersione scolastica. Tutto ciò senza considerare i suicidi, che purtroppo sono sempre in aumento. Le nuove assunzioni però non bastano a rispondere a questa esigenza visto che a fronte di nuovi arrivi ci sono giustamente delle guardie penitenziarie che vanno in pensione dopo anni di onorata carriera.
I numeri che certificano il sovraffollamento
Partendo da Poggioreale sono 2070 i detenuti a fronte dei 1404 posti disponibili. Non se la passano meglio gli istituti di Santa Maria Capua Vetere, Benevento, Salerno e Secondigliano, che stanno vivendo la medesima emergenza.
Ciambriello ha poi sottolineato anche la situazione dei tossicodipendenti che sono circa 1402 nelle carceri della Campania. Questi a suo avviso potrebbero evitare il carcere ed essere spostati in apposite strutture di cura che potrebbero essere più adatte al loro reintegro nella società.
Le dinamiche sociali relative ai detenuti
Poco più di un migliaio di carcerati hanno tra i 18 e i 29 anni e circa 390 (tra cui sono compresi anche dei minori) sono completamente analfabeti. Ciò ha portato ad una dispersione scolastica sempre più triste ed accentuata. Dall’inizio dell’anno si sono invece registrati 7 suicidi nelle carceri della Campania e ciò ha portato ad incremento dell’assistenza di psicologi, psichiatri e assistenti sociali.
Dunque, una situazione piuttosto drammatica che arrivati a questo punto diventa abbastanza difficile da sbrogliare. Al momento l’unica risposta è stato un aumento delle assunzioni degli agenti penitenziari, ma ciò va a cozzare con chi sta uscendo per godersi la propria pensione. Insomma, al momento è tutto in alto mare, ma visto che si tratta di qualcosa di molto delicato, è bene seguire gli sviluppi. Non è auspicabile procedere in questo modo visto che si va a ledere anche la dignità delle persone, che per quanto possano aver sbagliato nella vita meritano comunque una prigionia dignitosa.