In pochi lo conoscono ma in provincia di Caserta si nasconde un borgo ricco di storia: tutto quello che c’è da sapere per visitarlo
La provincia di Caserta è ricca di piccoli paesi che sono delle vere perle di storia e tradizione, degni di essere visitati e considerati mete turistiche
La provincia di Caserta conta quasi un milione e 906.401 abitanti. Terza provincia campana per numero di abitanti e quindicesima in Italia, il territorio coincide in parte con quello dell’antica provincia di Terra di Lavoro, dalla quale l’odierna circoscrizione provinciale ha ereditato il proprio stemma.
Il suo litorale costiero, lungo circa 45 km, si affaccia interamente sul mare del Golfo di Gaeta. La provincia di Caserta si estende in un’area in quella che in età antica era nota anche come Liburia, termine che deriva da un’antica popolazione denominata Leporini oppure Leborini.
Questa zona includeva il territorio compreso tra il Tirreno con le isole Ponza e Ventotene, gli Appennini e la fascia meridionale della valle Roveto. Storicamente invece, secondo altre fonti, invece, i Leporini, o Leborini, erano stanziati prevalentemente nel territorio oggi occupato dalle città di Giugliano e Aversa.
Il territorio è occupato a nord del massiccio montuoso degli Appennini formato dal Matese, al centro da monti di modesta altura e da colline e al sud e ad ovest da pianure di diversa tipologia. Confina a nord con il Lazio e con il Molise, a est con la provincia di Benevento, a sud con la città metropolitana di Napoli, a sud-ovest con il mar Tirreno. Il fiume più importante è il Volturno.
Alife e la meraviglia del suo centro storico
Una delle attrazioni più interessanti della provincia di Casera è Alife, una piccola cittadina dell’Alto Casertano. Il primo documento che ne attesta l’esistenza è un atto vescovile del 499 d.C., ma di sicuro è più antica, anche se la sua storia si perde nella leggenda.
Una delle particolarità di questa piccola cittadina riguarda il suo centro storico. Infatti questo è rimasto quasi intatto ed è racchiuso da mura romane costruite in età sillana, ovvero nel I secolo a.C.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, che è anche la sede della diocesi di Caiazzo-Alife, ancora conserva la sua base normanna. Infatti, è stato il conte Rainulfo Drengot a ordinarne la costruzione. L’attuale edificio presenta una facciata in stile neoclassico e l’affresco rappresenta “San Sisto in Gloria”.
La chiesa è composta da tre navate e nel Battistero è ancora conservato uno dei tre archivolti d’origine normanna, che è appoggiato su due mensole a forma di elefante e su cui sono raffigurati uccelli, santi e mostri.