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Nascosto in provincia di Benevento si trova un borgo fermo nel tempo: un luogo ricco di cultura e storia da scoprire

Stand gastronomico
La Campania è ricca di borghi medievali dove si svolgono tante sagre – pexels – salernosera

La Campania è una di quelle regioni dove i centri abitati, grandi e piccoli che siano, riescono a mantenere un fascino immortale

Che si tratti dei rioni di Napoli, o delle colline del cilentano, o ancora le scogliere e le spiagge delle costiere che si stagliano sul Mar Tirreno, la Campania è piena di cittadine e paesini. Questi sono perlopiù di origine medievale e longobarda ed hanno mantenuto la loro fisionomia storica.

Uno di questi paesini si trova nelle provincia di Benevento, dove vivono 261.225 abitanti, che è stata istituita il 25 ottobre 1860. La Provincia di Benevento è costituita dalla popolazione residente e dal territorio, definito dalle leggi, in cui ricadono 78 Comuni, tra cui Montesarchio che con i suoi 14 mila abitanti è il più grande di tutti

Il primo nome della città, si presuppone, era in lingua osca. In particolare, l’insedimento di questa popolazione dell’entroterra si chiamava probabilmente “Malies” o “Malocis”, a sua volta cambiato nel corso degli anni in “Maloenton”: ecco perché Benevento si chiamava Maleventum.

Ovviamente non si poteva lasciare che il nome della città rimanesse Malevento. Quindi per buon auspicio nel tempo è stato deciso che si sarebbe chiamata Benevento, onde evitare di attirare la sfortuna sulla città. Che nel tempo, è diventata provincia.

Campolattaro: ecco perché è così bella

Il Comune di cui parliamo si chiama Campolattaro, che conserva una storia molto bella e particolare. Pur essendo stato bersagliato nel corso dei secoli da numerosi eventi catastrofici naturali, questo borgo è stato capace di mantenere l’antica fisionomia del centro storico.

Qui troviamo la chiesa di S. Sebastiano, patrono della città, gravemente danneggiata dal terremoto del 1962. In essa è conservato un pregevole dipinto su marmo del XIX secolo raffigurante la Madonna della Misericordia, opera del pittore sannita Domenico Capobianco.

Centro storico
Campolattaro ha mantenuto intanto il suo centro storico – pexels – salernosera

Le tradizioni culinarie di Campolattaro

La storia di Campolattaro affonda le radici anche nella tradizione culinaria e in quella delle sagre alimentari. Il penultimo sabato di Agosto si svolge la sagra dei “Cicategli e Sausicchia” (cavatelli e salsiccia). I cavatelli sono una tipica pasta della zona, fatta a mano, che deve il suo nome alla forma che prende durante la lavorazione.

I cavatelli sono quindi serviti con un ragù di pomodoro e salsiccia, che rappresenta un altro prodotto tipico della zona. Il 15 settembre invece si svolge la processione della Madonna del Canale, la cui statua è stata donata dal cardinale Orsini, arcivescovo di Benevento (che sarà poi papa Benedetto XIII), durante una visita pastorale. Una tappa quindi ricca di storia, cultura e religione.