Cava de’ Tirreni: indagati cinque minorenni per spaccio tra le strade della movida
L’inchiesta condotta dalla procura presso il Tribunale dei minori di Salerno ha portato già a diverse perquisizioni e sequestri
Lo spaccio e l’uso di sostanze stupefacenti è un problema che da molti anni affligge la nostra società. Quando però sono i giovanissimi a finire in mezzo a queste situazioni, allora è bene allarmarsi ancor di più.
Focalizzandoci sul nostro paese, da nord a sud sono sempre più numerosi i casi in cui dei ragazzi ancora al di sotto della maggiore età si avvalgono di droghe (anche pesanti) e che una volta entrati nel giro decidono anche di spacciarle.
D’altronde avere un piccolo guadagno senza dover fare il minimo sforzo può essere allettante a quell’età. O meglio alcuni soggetti fanno credere ai minori che questa possa essere una prospettiva interessante.
Fatto sta che ciò porta molti adolescenti anche di buona famiglia sulla cattiva strada. La logica conseguenza è che possono ritrovarsi ad avere a che fare con seri problemi di giustizia appena diventano maggiorenni.
Le accuse a carico del gruppo di minorenni
A Cava de’ Tirreni proprio in questa fase è in corso un’inchiesta a carico di cinque ragazzi tutti al di sotto dei 18 anni per detenzione e spaccio di stupefacenti. I primi riscontri sono arrivati grazie ad una serie di perquisizioni e sequestri effettuati a carico dei suddetti individui.
In particolare stando a quanto risulta ai carabinieri della tenenza del comune metelliano, viene contestata la cessione di hashish, ma essendo l’indagine ancora in fase di evoluzione, sono ancora molteplici gli aspetti da chiarire.
I passaggi successivi dell’indagine
Nel mirino degli inquirenti sono finiti anche gli assuntori, così come già accaduto per altre indagini analoghe svolte nella città della provincia di Salerno. Ancora però non è stato attribuito un ruolo effettivo ai vari soggetti coinvolti. Da ciò che emerso al momento è che il gruppo di minori avrebbe venduto diverse dosi di droghe in vari punti di Cava, concentrandosi maggiormente in quelli centrali e frequentati dai giovani.
Dunque, ci sono ancora tanti aspetti da chiarire. Al momento resta il rammarico per la strada intrapresa da questi ragazzi e testimonia ancora una volta come al giorno d’oggi sia sempre più difficile inculcare loro i veri valori della vita. E la colpa non può essere sempre e solo dei genitori, bensì di tutto il sistema, ormai sempre più alla deriva. Seppur non sia semplice, non è mai troppo tardi per cambiare lo stato delle cose.