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Salerno, detenuta tenta il suicidio, ma poi scoppia una maxi rissa: ferite due agenti

Carcere femminile (Pexels) - salernosera.it
Carcere femminile (Pexels) – salernosera.it

Tensione alle stelle all’interno del penitenziario femminile di Fuorni, dove due agenti sono state brutalmente malmenate. Ecco cos’è successo

La situazione nelle carceri italiane non è delle migliori. Le condizioni delle strutture e diverse dinamiche interne non aiutano i detenuti, che spesso e volentieri anziché riflettere sui propri errori degenerano ancor di più.

Basti pensare che finora nell’anno solare 2024 sono stati 69 i suicidi avvenuti nei penitenziari sparsi in giro per l’Italia. Si viaggia ad una media di quasi il 50% in più rispetto allo scorso anno. E considerando che ci sono ancora tre mesi e mezzo, il dato potrebbe crescere ulteriormente.

Una situazione che ovviamente rischia di creare enormi difficoltà anche agli agenti che lavorano in queste strutture. Ormai sempre più di frequente si ritrovano dinanzi a soggetti a dir poco problematici.

L’insorgere di patologie psichiatriche nel corso della detenzione non va sottovalutato. Anzi, andrebbe trattato appunto per scongiurare avvenimenti gravi. Uno degli ultimi in ordine di tempo è avvenuto all’interno del carcere femminile di Salerno, dove una donna ha provato a togliersi la vita.

La dinamica dello spiacevole episodio

Una detenuta affetta da appurate patologie psichiatriche ha tentato di impiccarsi. Due agenti sono intervenute in maniera tempestiva per scongiurare il peggio, ma mentre stavano cercando di ripristinare la calma sono state aggredite da altre due detenute. Il tutto è degenerato in violenta rissa, in cui le due guardie hanno riportato diverse contusioni.

Successivamente sono state trasportate al pronto soccorso di Salerno e hanno avuto una prognosi di 7 giorni ciascuna. Nonostante le ferite riportate le agenti hanno continuato a prestare servizio portando a termine i rispettivi turni.

Cella (Pexels) - salernosera.it
Cella (Pexels) – salernosera.it

Torna in auge il problema dei detenuti affetti da problemi psichiatrici

In seguito a quanto accaduto si è espresso il segretario generale Aggiunto del Sindacato di Polizia Penitenziaria (S.PP.) Gina Rescigno che ha ci ha tenuto a rimarcare che la presenza di soggetti con problematiche psichiatriche all’interno dei carceri, soprattutto in reparti trattamentali, non è utile e può finire per destabilizzare l’equilibrio dell’intero reparto.

Una considerazione importante, che la dice lunga su quanto sta accadendo nel nostro paese. Ciò non significa che bisogna agevolare i carcerati, che chiaramente se sono lì è perché hanno compiuto propriamente delle buone azioni. Per far sì che possano imparare davvero qualcosa da questa esperienza vanno però create delle condizioni adeguate, ragion per cui è bene non far cadere nel dimenticatoio le parole della Rescigno.