Bonifico Bancario, da questa cifra partono subito i controlli: l’Agenzia delle Entrate non aspettano altro
Se siamo soliti effettuare bonifici attenzione! Potrebbero scattare dei controlli nel caso le cifre superino un tetto ben preciso.
In tempi recenti, va detto per dovere di cronaca, l’utilizzo del pagamento in contanti sta diventando via via sempre più obsoleto. Persino i piccoli commercianti si sono industriati, in maniera tale da possedere nelle proprie attività dei POS. Non per nulla ci sentiamo spesso rivolgere la domanda quando dobbiamo compiere un pagamento: carta o contanti?
Tutto quanto bene o male, sebbene si usasse già in tempi prepandemici, ha preso piede più che mai, per poi rimanere perfettamente vivo e attivo anche adesso che siamo tornati alla normalità, nel periodo della terribile pandemia, che ci ha presi tutti quanti di contropiede, ormai 4 anni fa or sono.
In quel caso si trattava di ostacolare il più possibile la diffusione del contagio, ma poi si è rivelata un’operazione piuttosto comoda. In quanto tale è perdurata nel tempo, esattamente come lo smart working. Il bonifico tuttavia è anche diventato, vista la repentinità e la sicurezza dell’operazione in cui consiste, anche la pratica più diffusa per accreditare gli stipendi.
Come del resto ogni cosa di questo mondo però non poteva e non doveva mancare il classico rovescio della medaglia, ovvero che un bonifico non deve superare un tetto ben preciso. Di che cosa stiamo parlando? Semplicemente che esiste una cifra bella chiara, oltre la quale incominciano a scattare i controlli da parte degli organi competenti. E qui possono arrivare i dolori.
Bonifici sì, ma fino a un certo tetto
In poche parole, la circolazione monetaria che avviene in via telematica, che ora si è fatta ancora più potente per il discorso dovuto al fatto che è possibile effettuare comodamente i pagamenti tramite un’apposita App del cellulare, collegata al proprio conto bancario, è sotto stretto controllo.
Ogni pagamento va giustificato e questo è possibile farlo tramite una dicitura specifica chiamata per l’appunto causale. Il Fisco è sempre in allerta e verifica che ogni movimento su qualsiasi conto corrente, sia esso postale o bancario, che oramai possiamo dire che costituisce una sorta di cassaforte digitale, sia dichiarato e che abbia un fine specifico. Tuttavia, qual’ è la cifra che rappresenta il limite?
La cifra che fa scattare i controlli
Se, come appena accennato, il Fisco decide di sguinzagliare i suoi mastini per quel che riguarda i controlli, è perché è stato effettuato un bonifico superiore alla cifra di ben 5000€. Tutto ciò a seguito della legge di Bilancio n. 197 del 2022. Qualora un’ Ente verifichi che il bonifico effettuato supera la cifra enunciata, viene segnalata l’operazione all’Unità di formazione finanziaria della Banca D’Italia.
Si tratta di operazioni svolte ai fini della sicurezza vera e propria dell’Economia, volte dunque a individuare possibili evasori fiscali. Nel caso in cui un bonifico sospetto abbia allertato le Autorità, l’Agenzia Delle Entrate fornirà al cittadino la possibilità di fornire adeguate spiegazioni su di esso. La parola d’ordine dunque è chiarezza prima di tutto.