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Tra aceri e fontane trovi il COVO DEI MOSTRI | A due passi da Salerno si nasconde questo giardino dai mille segreti

Una veduta della città di Salerno - fonte Needpix - SalernoSera.it
Una veduta della città di Salerno – fonte Needpix – SalernoSera.it

Una commistione di generi, una vera melting pot di tradizione, cultura, turismo e cucina: ecco cosa è la Campania, una regione versatile a 360 gradi

Ovunque ci giriamo, in giro per la Regione che di fatto apre il Sud Italia, troviamo luoghi e motivi per fermarci a visitare un luogo culturale, a mangiare un boccone in un ristorante locale, ad ammirare un panorama unico

La Campania offre infatti luoghi non solo unici ma anche particolari, per non dire insoliti. Non sono infatti solamente le località più conosciute e “tradizionali” ad attirare turisti e curiosi, anzi sono proprio i posti meno conosciuti e “normali” a essere quelli più interessanti.

Luoghi ed esperienze che lasciano senza parole le persone che le vanno a visitare. Che si tratti di giri turistici per le spiagge della costa tirrenica della Campania, di esperienze gastronomico-culinarie, visite a musei o ai tanti giardini dislocati in giro per la regione

Luoghi che addirittura i campani stessi a volte non conoscono, e che vengono scoperti quasi per caso anche dagli autoctoni che decidono di esplorare le bellezze della loro stessa regione. Ecco alcuni dei più belli.

Villa d’Ayala e il suo giardino segreto

Vicino a Salerno c’è un posto che si chiama Valva: in questo paese sorge la famosa Villa d’Ayala, nota per i suoi 17 ettari di giardini risalenti al XVIII secolo, che sono popolati da piante come i castagni, i lecci, pieni di fiori, di statue e fontane.

Nei giardini sorge un vero e proprio castello che regala all’atmosfera circostante un’aria quasi da fiaba. Il vero punto forte di questi giardini è una parte molto insolita che si può definire un anfiteatro vegetale, la cui origine risale al XIX secolo.

Anfiteatro Villa d'Ayala
Uno scorcio del “teatro della morte” di Villa D’Ayala – Facebook – Salernosera.it

Il Teatro della morte di Villa d’Ayala

Come riportato dal bene informato lamiacampania.it, questo giardino è conosciuto anche come “teatro vivente” o “teatro della morte. E’ un giardino formato da gradinate concentriche dotate di spalliere basse, alle quali si poggiano busti di eroi ed eroine messi là come spettatori.

Insieme a questo anfiteatro, vale la pena ricordare una delle tante grotte del giardino di Villa D’Ayala. Essa è nota come il covo dei mostri, che è conosciuta e si chiama così per via delle statue terrificanti che si trovano al suo interno. Tra le statue che si trovano nel giardino di Villa D’Ayala, tuttavia, ce ne sono molte i cui temi riproducono miti ed allegorie: Diana, la Primavera, l’Estate, Ercole, la Pittura, la Scultura, etc. La villa, durante la seconda guerra mondiale, fu adibita ad ospedale da campo e quartier generale del generale tedesco Kesserling.