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Salerno, arrestato uomo armato in pieno centro: la pistola era pronta a colpire…

Polizia (Pixabay) - salernosera.it
Polizia (Pixabay) – salernosera.it

L’arma aveva il cane alzato e il colpo in canna e l’uomo stava aggredendo brutalmente la sua fidanzata mentre erano in macchina

Pericolo scampato. Verrebbe da sintetizzare così ciò che è accaduto a Salerno qualche giorno fa durante una manifestazione studentesca presso il palazzo della Provincia. La polizia infatti aveva notato un uomo all’interno della propria automobile mentre aggrediva una donna.

Successivamente è stato appurato che si trattasse della sua fidanzata. L’alterco è sembrato subito non propriamente banale e ad avvalorare questa tesi c’è un particolare di non poco conto che di fatto lo testimonia.

Infatti nel corso della perquisizione è stata rinvenuta una pistola pronta all’uso con il cane alzato e il colpo in canna. Un fatto a dir poco inquietante che ha convinto subito le forze dell’ordine a procedere con l’arresto.

Il soggetto di 44 anni residente a Cava de’ Tirreni aveva anche tentato la fuga, ma gli agenti sono riusciti a braccarlo dopo pochi metri. In evidente stato di agitazione non ha per niente aiutato i poliziotti, anzi ha cercato più volte di rallentare le operazioni di controllo.

I capi di contestazione

In primis si è rifiutato di sottoporsi all’alcol test e successivamente si è lasciato andare anche ad alcuni atti di autolesionismo. Nonostante è stata comunque ritrovata la pistola armata ed è stato disposto il trasferimento immediato in carcere.

D’altronde così agitato avrebbe potuto compiere qualche sciocchezza rappresentando così un pericolo per la collettività. Inoltre è stato possibile risalire anche ad alcuni precedenti come lesioni, stalking e violenza.

Salerno (Pixabay) - salernosera.it
Salerno (Pixabay) – salernosera.it

Le disposizioni del giudice

Anche per questi motivi il Gip ha deciso di tenere in carcere il protagonista di questa spaventosa vicenda. Tra i capi d’accusa c’è anche quello di ricettazione di arma clandestina e ciò secondo il giudice denota un più che probabile inserimento dell’indagato in ambienti criminali. Ciò che però ha fatto scattare l’allarme più di ogni altra cosa è stata la volontà e la propensione ad utilizzare l’arma visto che al momento del fermo era stata trovata carica.

Ma non finisce qui. Il giudice per scongiurare scenari peggiori ha deciso di tenere l’uomo dietro alle sbarre in modo tale da evitare qualsiasi contatto con l’ambiente criminale attraverso cui ha interiorizzato questo genere di condotta. Insomma, almeno stavolta non c’è stato nessun risvolto drammatico e il lavoro meticoloso compiute dalle forze dell’ordine e di giustizia è servito proprio a tenere lontane le prospettive deleterie.