Lo menzionano come il paese dei FACCIASTUORTI e si trova nei pressi di Napoli | Il motivo è davvero assurdo
Quando si parla della Campania e delle sue località, che siano città o paesini, ci sono sempre storie e leggende da ascoltare che raccontano le origini di questo o quel posto
Particolarità che comunque nel tempo rimangono legate alla popolazione ed alla città in questione, le cui tradizioni rimangono a loro volta influenzate dai nomignoli che vengono loro appioppati. Il tutto grazie a cose che in realtà costituiscono alla fine un valore aggiunto alla loro storia.
E’ il caso ad esempio di Aversa. La cittadina con origini normanne fondata nel 1030 che sorge al centro del cosiddetto agro aversano, una vasta area rurale dell’antica Terra di Lavoro nota anche come Campania Felix, o Campania antica, territorio della città di Capua nel periodo romano.
Dal 1053 Aversa è sede vescovile dell’omonima diocesi, ma ha anche una grandissima fama di tradizione culinaria grazie alla produzione di mozzarella di bufala, vino asprinio e del dolce tipico chiamato polacca, a base di pasta lievitata.
Piccola curiosità su Aversa: prima che arrivasse il proibizionismo della cannabis, la cittadina di 50 mila abitanti circa è stata uno dei maggior centri abitati per la produzione della canapa.
Porta Napoli e l’orologio bifronte
Tra i monumenti più particolari di Aversa, quello simbolico è la cosiddetta Porta Napoli. Edificata nel 1518, è rappresentazione della sua storia e delle sue origini. Porta Napoli è conosciuta anche come “Arco dell’Annunziata”, perché è integrata nel complesso dell’omonima chiesa, ma fu costruita per ribadire il controllo della potenza angioina sulla città insieme al campanile e alla chiesa
La struttura in stile normanno è imponente e maestosa, e delimita il suggestivo centro storico della città. Tra le caratteristiche della struttura quello che cattura maggiormente l’attenzione dei turisti, e che è valso agli aversani il “titolo” di Facciastuorti, è l’orologio bifronte, aggiunto nel 1776 come ornamento della Porta, che ha guadagnato la sua particolarità proprio grazie a questo elemento decorativo, che ha una forte valenza figurativa
Aversa e le sue due facce
L’orologio bifronte è stato per molto tempo motivo di scherno per gli aversani, accusati di essere “facciastuorti” come Porta Napoli, ossia degli opportunisti. Un appellativo che colpiva nel vivo dell’orgoglio gli aversani, che ricevevano questo appellativo soprattutto negli scambi provocatori con i comuni vicini. Ma non sarebbe questo il vero motivo per cui nacque questo appellativo.
Nei bassorilievi di Porta Napoli c’è una testa coronata con due facce che manifesta doppia virtù, piuttosto che un difetto della città. Il vero significato della doppia faccia, come riporta anche italyra.com, racconta la storia di una Aversa proiettata verso oriente ed occidente, figurativamente in dubbio tra bene e male, buono e maligno.