Tumore al polmone: la Campania è l’esempio da seguire sul trattamento a domicilio
La nostra regione va sempre più verso questa direzione per quanto concerne la cura contro questo brutto male. Ecco in che modo sta agendo
La situazione sanitaria della Campania non è delle migliori in questa fase. Così come in altre regioni d’Italia anche la nostra è alle prese con una carenza sempre più preoccupante di personale medico.
Al contempo però ci sono anche delle note positive da sottolineare e che rendono merito al lavoro che stanno svolgendo i medici campani. Infatti, per quanto concerne il trattamento del tumore al polmone sono stati fatti dei notevoli passi in avanti.
Di fatto è stato creato un vero e proprio modello innovativo che prevede una svolta senza precedenti. In pratica i farmaci di fascia H non classificati per la somministrazione ospedaliera d’ora in poi possono essere dispensati dalle farmacie territoriali della ASL di appartenenza.
Dunque, i pazienti con diagnosi di tumore al polmone non a piccole cellule (NSCLC), ovvero coloro che hanno una forma di tumore legata ad una specifica mutazione genetica, avranno l’opportunità di assumere i farmaci orali direttamente da casa.
I benefici del percorso innovativo della Campania
In Campania sono mediamente 1.500 le persone che ogni anno contraggono questa specifica malattia e con questa nuova metodologia possono evitare spostamenti inutili e soprattutto faticosi verso i centri specialistici.
Talvolta le distanze sono talmente importanti che diventa davvero arduo recarsi in sede. Inoltre dopo l’assunzioni di determinati farmaci rifare il percorso per rientrare presso la propria dimora può diventare un ulteriore fonte di stress.
La pericolosità del tumore al polmone: i numeri spaventosi
Dunque un percorso di cura senza precedenti per la Campania. Il tutto è stato condiviso e riapprovato in occasione dell’incontro organizzato a Napoli da Amgen Italia, che ha visto partecipare diversi esponenti medici che hanno a che fare con strutture specializzate nel trattamento oncologico.
D’altronde un cambiamento di questo genere era atteso visto che il tumore al polmone è considerato un “big killer” non solo perché ha un incidenza tra le più rilevanti a livello globale, ma anche perché rappresenta la principale causa di morte per cancro con un tasso di circa 1 milione e 800mila decessi all’anno. Nel 2023 in Italia sono stati registrati 44.ooo nuovi casi di questa brutale patologia, di cui 4.000 solo in Campania. D’ora in poi però curarsi sarà sicuramente più facile. L’auspicio è che questo metodo possa rivelarsi non solo più semplice, ma anche più efficace.