Morte Andrea Capone, si indaga sulle cause del decesso dell’ex calciatore della Salernitana
Il giocatore è stato ritrovato senza vita in un albergo di Cagliari a soli 43 anni. Ancora sconosciute le cause della morte
La notizia della dipartita di Andrea Capone ha lasciato di sasso il mondo del calcio italiano. L’ex fantasista del Cagliari è scomparso nella notta tra il 28 e il 29 settembre in una camera d’albergo del capoluogo sardo.
Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo aveva partecipato alla festa di un amico nella struttura ricettiva e al momento del ritrovamento aveva una ferita alla testa. Per questo la prima ipotesi è stata quella di una caduta accidentale probabilmente dovuta ad un malore.
Al momento però non ci sono risposte certe sotto questo punto di vista. Le indagini della polizia in collaborazione con gli esperti della scientifica e dell’equipe di medicina legale potranno rendere il quadro un po’ più chiaro.
A prescindere da ciò, la tristezza regna sovrana vista la prematura dipartita dell’atleta, che ha militato anche nella Salernitana nella stagione 2009-2010. Per questo anche la compagine campana si è stretta intorno alla famiglia di Capone in seguito al tragico lutto.
Il cordoglio della Salernitana in seguito alla tragica notizia
Di seguito il comunicato diramato dal club una volta appresa la scioccante notizia: “La proprietà, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff dell’U.S. Salernitana 1919 si stringono attorno al dolore che ha colpito la famiglia Capone per la prematura e improvvisa scomparsa di Andrea, ex calciatore granata nella seconda parte della stagione 2009/10 con 16 presenze e 1 gol in Serie B”.
D’altronde non poteva che essere così visto che dopo quella di Cagliari l’esperienza a Salerno è stata tra le più significative del suo percorso calcistico. Tra le altre formazioni in cui ha giocato ci sono anche Grosseto, Sora, Treviso e Vicenza.
I sei mesi di Andrea Capone con la maglia granata
Come detto l’avventura in riva al Golfo di Salerno non è stata lunga, ma in sei mesi è riuscito a ritagliarsi il suo spazio e dare il suo contributo alla causa siglando anche una rete nel campionato di Serie B. Si ritrovò costretto poi a lasciare la squadra in seguito al fallimento.
Da giovane era considerato un profilo altamente promettente ragion per cui fu convocato dalla Nazionale italiana Under 20 nel 2001, ma non riuscì a trovare continuità nelle selezioni maggiori. Resterà per sempre il suo ricordo in campo e fuori, ma anche l’amarezza per un destino a dir poco beffardo.