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Lo chiamano il fratello del COLOSSEO e si trova a due passi da Caserta | Accanto a questo splendido monumento vi è un museo unico al mondo

Colosseo
Colosseo romano – pexels – salernosera.it

Si trova nella città di Santa Maria Capua Vetere, è secondo per dimensioni soltanto al Colosseo di Roma e si trova all’interno della superficie comunale.

Parliamo dell’anfiteatro campano, uno dei maggiori monumenti campani della zona di S. Maria Capua Vetere, e possiede una storia meravigliosa. Parte consistente delle sue pietre fu utilizzata dai capuani in epoca normanna per erigere il Castello delle Pietre della città di Capua.

Alcuni dei suoi busti ornamentali, utilizzati in passato come chiavi di volta per le arcate del teatro, furono posti sulla facciata del Palazzo del comune di Capua.

Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Campania. Nel dicembre 2019 è diventato Direzione regionale Musei. Nel 2016 il circuito museale comprendente oltre all’anfiteatro anche antiquarium, Mitreo e Museo ha fatto registrare 41 429 visitatori.

La visita culturale all’anfiteatro campano

Sul sito del Ministero della Cultura la visita culturale all’anfiteatro campano è ben descritta e mette in risalto tutte le bellezze del monumento. L’Anfiteatro Campano è il fulcro del percorso di visita. Il monumento, che per importanza e dimensioni è secondo solo al Colosseo, è incluso in uno spazio verde in cui sono armonicamente inserite altre testimonianze della città romana.

Ad esempio l’Anfiteatro repubblicano, probabilmente il primo anfiteatro romano in muratura. L’edificio ottagonale di età imperiale, e il portico curvilineo antistante l’Anfiteatro imperiale, tracce evidenti di un passato illustre.

Anfiteatro campano
Anfiteatro campano – salernosera.it

Il restauro e il museo dei gladiatori

L’Anfiteatro campano, edificato in età Flavia su modello del Colosseo, tra lo scorcio del I sec. d.C. e il II sec. d.C., venne restaurato e decorato con colonne e statue dall’imperatore Adriano. Fu inaugurato dal suo successore Antonino Pio, come è stato possibile ricostruire grazie a un’iscrizione rinvenuta nel 1726. La grandiosa macchina per gli spettacoli, in grado di ospitare sino a 60.000 spettatori, dotata di ampi sotterranei per inscenare sontuosi spettacoli, sostituisce l’arena antica (130-90 a.C.), nota anche per la rivolta di Spartaco del 73 a.C.

Dichiarato Monumento Nazionale nel 1822, fu aperto al pubblico dal 1913 e, nel 2013, per celebrarne il centenario è stata inaugurata una nuova fase. Ciò si è avuto in linea con le innovative politiche di accoglienza dei pubblici. A ciò, si è unito un servizio di biglietteria, bookshop e un ristorante biologico all’ingresso dell’area archeologica. A Capua, sede della più importante scuola e della prestigiosa familia gladiatoria istituita nel 49 a.C. da Giulio Cesare, non poteva mancare, accanto all’Anfiteatro campano, un museo dedicato agli eroi dell’arena.