‘Vieni ad Avellino e mangi il piatto più buono del mondo’: MACCARONARA al servizio | La ricetta era un segreto e ora è una ‘solida’ realtà
Se sei ad Avellino ordina un bel piatto di Maccaronara. La sua ricetta è il segreto nascosto.
Paese che vai, ricetta, pardon piatto, che vedi, gusti e assapori. Se poi parliamo della strepitosa Regione Campania, dobbiamo metterci in testa che non potremo in alcun modo stare a stecchetto. Difatti la nostra pancia sarà riempita con gustosi manicaretti, che spaziano del primo al dolce. Se passeremo da Avellino, non potremo non ordinare la Maccaronara.
Il nome è molto simpatico e potrà stampare un bel sorriso, il che, con la bruttissima aria che tira nel nostro Paese, è una gran cosa. Considerazioni a parte, la maccaronara altro non è che un tipo di pasta fatta a mano. Dal punto di vista estetico potrebbe ricordare il mitico spaghettone, che ormai troviamo in vendita in mille supermercati.
Tuttavia, questo tipo di pasta, ha una sezione triangolare o quadrangolare. Al di là di ciò, a suscitare grandissimo interesse nei suoi confronti, è la grande varietà condimenti con cui possiamo servirla. Chiaramente si può anche puntare sulla semplicità, con il classico pomodoro fresco, che non stanca mai.
Oppure possiamo anche optare per qualche cosa di più corposo, puntando al ragù di carne. Ed è così che la potremo gustare in Irpinia, come ci spiffera il portale Infoirpinia.it. Per altro qui il ragù viene preparato con varie parti di carne di maiale o vitello e viene lasciato sul fuoco per 4 o 5 ore almeno. Dunque fino a che non risulterà molto denso.
Maccaronara, una squisitezza della tradizione
Tuttavia vi abbiamo accennato che la maccaronara può essere condita con semplice pomodoro. Ed è così che in passato veniva proposta ma con un cucchiaio di conserva di questi frutto. Si presentava, in poche parole, come il concentrato odierno, che, ai tempi, si otteneva tramite un processo di essiccazione di pomodori freschi, tagliati a metà ed esposti al sole.
Come si erano essiccati, venivano messi tutti a bollire in un pentolone, creando un sugo denso e scuro, successivamente posto di nuovo al sole per privarlo dell’umidità. Come raggiungeva la consistenza preferita dalla persona che doveva cucinare, veniva impiegato in cucina. Altra grande curiosità riguarda proprio la pasta in sé, che dopo essere stata creata veniva fatta asciugare all’aria per i motivi poco fa spiegati.
Altre grandi curiosità
Veniva poi conservata in contenitori di terracotta capienti coperta da uno strato di olio extravergine d’oliva. E ora andiamo con le curiosità ancora più succulente. La prime che riveliamo è il fatto che il tocco magico, che rende questo piatto ancora più appetitoso è l’aggiunta, se si parla di un condimenti, al ragù di carne e alla ricotta salata grattugiata.
Per quanto concerne la ricetta originale per la pasta, come ingredienti figurano farina 00, acqua e soprattutto un altro, che forse è oggi sconosciuto ai più quale? Altro non è che tanta fatica. Infatti il segreto per ottenere una maccaronara strepitosa è di impastare con impeto, fino all’ottenimento di un impasto duro. La sfoglia viene in primis tirata con un mattarello e poi tagliata con un altro scanalato, chiamato appunto maccaronara.