‘Pago due CAFFÈ ma ne prendo uno’: non si tratta di un errore | A Napoli è una tradizione secolare: i turisti svedesi ne vanno matti
Attenzione, un caffè al prezzo di due non è affatto un errore. Non a Napoli.
Caffè, un vero a proprio piacere, soprattutto se di qualità. E, di certo, se avremo la ghiotta opportunità di berlo in santa pace a Napoli, potremmo dirlo e pure a gran voce. Per altro per i napoletani doc si può realizzare solo con la moka. Tuttavia sono anche persone di altra origine e che vivono in tutt’altre zone d’Italia che amano molto utilizzarla.
Per tale motivo è ad ora in vendita anche in tutti i negozi. La troviamo abbinata a set, con tanto di tazzine e piattini colorati. Tuttavia, per praticità, molti prediligono l’utilizzo della classiche macchinette, anche in ufficio, che preparano la famosa scura bevanda con l’utilizzo di capsule o di cialde.
Queste ultime sono molto utilizzate nei bar. Quando andiamo a fare la spesa al supermercato possiamo comperare anche quello solubile, che è il più economico in assoluto. Tuttavia il caffè è anche da vedersi come uno strumento molto valido per la socialità. Parliamo di una reale e concreta e non come quella che intendiamo oggi, meramente virtuale.
Non per nulla sentiamo nominare spesso, ad ora, il classico caffè conoscitivo. In sostanza, con la scusa di bercelo in un bar, invitiamo una persona che volgiamo conoscere, sia per motivi personali che lavorativi. Tuttavia, effettuare un appuntamento di questo tipo non è così impegnativo, come quando, per esempio, la si invita fuori a cena.
Caffè, paghi due ma ne bevi uno, quel che accade a Napoli
Detto ciò, esiste un’abitudine molto particolare nel capoluogo campano per la quale si pagano due caffè ma se ne prende uno. No, non è uno scherzo in anticipo di carnevale né tanto meno di Halloween, che è alle porte. E non si tratta nemmeno di un rincar
o. Parliamo di qualcosa che è fortemente radicato nella tradizione napoletana.
Di essa hanno anche parlato grandi menti del luogo, come Luciano De Crescenzo, che ne ha ampiamente parlato nel suo libro, intitolato Il Caffè Sospeso, che è stata anche ripresa dal mitico Caffè Gambrinus, in occasione dei festeggiamenti per i primi 50 anni di fulgida attività. A darcene notizia è visitnaples.eu.
La tradizione che viene da lontano
In poche parole si tratta dell’abitudine di pagare non solo il proprio caffè, che si sta per sorseggiare in santa pace, ma anche il secondo per una persona, che potrà berlo gratuitamente, anche se non la conosciamo. In poche parole, quando lo ordinerà, il cameriere spiegherà che non dovrà pagarlo.
Tutto ciò si tratta di un gesto di grandissima cortesia, oltre che di immensa generosità, che in un momento così duro, nel quale ci troviamo tutti a vivere, può rappresentare una coccola per l’anima e per il cuore. Tutto ciò ci riporta con la mente alla Seconda Guerra Mondiale, quando iniziò questa usanza che, per la gioia del cultori di questa bevanda, prosegue ancora.