Mai più ciambellone, ora va di moda la FRESELLA BENEVENTANA | Nonna Adele mi ha inoltrato la sua ricetta: da leccarsi i baffi
Ciambellone addio! Da oggi si prepara la fresella beneventana. La ricetta della nonna da provare assolutamente.
Quando si pensa ad una torta rustica e casalinga, una delle prime a venirci in mente è il ciambellone. Diciamo che può anche rappresentare un dolce molto duttile, visto che è molto buono a colazione, a merenda o da servire dopo pranzo o dopo cena, magari accompagnato da un liquore. Le nostre nonne ce lo preparavano con tanto amore.
Lo trovavamo pronto anche tornando da scuola. Oppure, per la nostra immensa gioia, lo portavano a tavola alla domenica per il classico pranzo in famiglia. Fatto sta che, adesso, se volete conquistare come si deve i commensali, puntate ad altro. Che ne dite di provare la freselle beneventana?
Parliamo di una delle specialità della Regione Campania e , come potrete aver notato sin dal nome, della città di Benevento. Altro non è che un dolcetto rustico, formato da due grandi taralli sovrapposti. Dal punto divista estetico, appare come una sorta di ciambella, anche se poi come vedremo, è parecchio diversa.
Ci apparirà dorata e leggermente croccante, mentre il suo cuore sarà morbido e dal color paglierino. Tuttavia per voi adesso arriva la sorpresa, abbiamo parlato di dolce, ma in realtà non lo potremmo definire così. Infatti è un piatto salato, per lo più è meraviglioso se ad accompagnarlo ci sono dei taglieri di salumi e formaggi misti.
Fresella beneventana batta 1 a 0 il ciambellone
Tuttavia, se volete invece adoperarla per colazione o merenda, abbinata a una tazza di caffè fumante o totalmente immersa nel latte o nel cappuccino, potete farlo, basta che non mettiate nell’impasto un particolare ingrediente. Parliamo del pepe. Andiamo ora con gli ingredienti che ci serviranno, ovvero 1 kg di farina, 6 uova, 150 g di strutto o di burro, altri 30 g di strutto per ungere i taralli. 2 bicchieri di latte, 1 cucchiaio di sale.
Proseguiamo con pezzo da 25 g di lievito di birra oppure 200 g di lievito naturale e, qualora vogliamo propendere per la versione salata, 3 giri di pepe macinato. Andiamo con il procedimento, che è molto facile e veloce. Uniamo la farina setacciata, le uova, il lievito stemperato con il latte tiepido e lo strutto e impastiamo. Aggiungiamo poi sia sale che pepe, continuiamo a impastare, possibilmente con un impastatrice, fino ad ottenere un composto molto elastico.
La ricetta della tradizione
Amalgamiamo poi sulla spianatoia e formiamo una palla liscia, da far lievitare, coperta da un canovaccio da cucina, fino al raddoppiamento del suo volume. Tagliamo poi suddetto impasto in strisce da allungare fino a formare 8 cordoncini di di 24 cm. Formiamo gli anelli con ciascun cordoncino e uniamoli alla base
Ungiamo la parte superiore di 4 di essi con lo strutto sciolto e sovrapponiamo su ciascuno ognuno dei taralli rimasti. Si otterranno così 4 freselle, ognuna con 4 taralli sovrapposti. Inforniamo e cuociamo a 200° per 40 minuti circa. Controlliamo la cottura di tanto in tanto, dal momento che la parte esterna dovrà essere dorata ma non bruciata. La ricetta della tradizione ce l’ha donata chianellatrainera.com.