Pizza o Sushi? A Salerno regna un’altra specialità: gli SCAZZATIELLI | Se li mangi in questo modo non ne farai più a meno
Sei indeciso tra una pizzata o una super mangiata di sushi? Sappia che a Salerno devi ordinare gli scazzatielli.
È diventata una piacevole consuetudine andare con amici o con la nostra dolce metà a riempirci la pancia di tanto sushi il sabato sera. Questo perché in tati posti, i bambini, per lo più sotto i sotto i 4 anni, non pagano e perché è in auge la formula all you can eat, che non comprende coperto, dolci, bevande e caffè.
Altre volte invece si opta per l’asporto o, ad ordinarlo con i vari servizi delivery. E c’è anche chi invece vuole comperare qualche pratica vaschetta nei supermercati, che lo vendono in appositi reparti. Tuttavia, la maggior parte degli italiani, mostra di saper apprezzare sempre tantissimo la pizza.
La pizzata della domenica sera è un appuntamento praticamente fisso per tantissimi, anche sa da effettuare, ora come ora, con minor frequenza, data la crisi che ha colpito il settore alimentare. C’è anche chi ama mettere le mani in pasta per fare contenti gli amici o comperarla surgelata. Sfruttatissimo anche il servizio di asporto.
Tuttavia, se vi trovare nella città di Salerno, non potrete fare a meno di gustarvi lo scazzatiello. La sua vera patria è il comune di Castel San Lorenzo. Stiamo parlando di un tipo di pasta fatto rigorosamente a mano e che può ricordare, esteticamente, una piccola valva di conchiglia. Tuttavia possiede una sostanziale differenza, rispetto a quella che conosciamo già, si tratta di una concavità centrale molto più evidente.
Pizza o sushi? Stasera scazzatiello
Questo alimento viene anche chiamato cavatieddu. Chiaro che è fondamentale, per la sua buona riuscita, saper mischiare con cura le farine. Anticamente però, si utilizzava solo la farina di grano duro, assieme ad acqua, olio e sale. Parliamo pure del periodo medievale. Attualmente, invece, oltre a quella di grano duro si unisce anche quella di grano tenero a olio evo, uova fresche, sale fino e acqua.
Al di là di ciò, è rimasto totalmente invariato il procedimento. Dunque la farina viene ammonticchiata sulla spianatoia e gli ingredienti aggiunti pochi per volta. La pasta va lavorata fino ad ottenere un impasto liscio e compatto, che va lasciato riposare per circa un’ora. Trascorso il tempo indicato, si taglia l’impasto in diverse parti, che vanno poi lavorati fino alla formazione di cordoni cilindrici dal diametro di 1 cm.
L’unione top
Ora da questi rotolini dobbiamo ricavare tanti tronchetti. E qui avviene un fatto magico e romantico, nel senso più etimologico del termine. Vanno infatti lavorati con entrambe le mani, per dare la forma degli scazzatielli. Inoltre utilizzando entrambi i pollici bisogna schiacciarli e rotearli in entrambi i sensi. Da qui nasce il loro nome.
Tutto ciò ce lo racconta Salerno Today, che ci svela anche la maniera migliore per gustarci questa speciale pasta, che le massaie di Castel San Lorenzo preparano con tanto amore durante la locale sagra indetta dalla Pro Loco. In poche parole, gli scazzatielli, sarebbero divini se uniti a un buon ragù di castrato. Impossibile, a quel punto, non voler compiere la classica scarpetta.