Pagani: ragazzo trovato con due chili di sostanze stupefacenti patteggia la condanna
Il ragazzo era finito ai domiciliari dopo essere stato sorpreso in possesso di diverse droghe. Alla fine ha deciso di patteggiare la pena
L’uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti è ancora abbastanza diffuso tra i nostri giovani. Ragazzi poco più che maggiorenni che decidono di intraprendere questa strada per “sballarsi” e guadagnare “soldi facili”.
Il fatto che non comporta sforzi né da un punto di vista fisico né da un punto di vista mentale è sicuramente il principale motivo di attrazione, ma ovviamente si tratta di un’attività deleteria sotto tutti i punti di vista.
Si danneggia il prossimo e anche se stessi visto che le conseguenze possono condizionare il resto della propria esistenza, talvolta in maniera irreversibile. Purtroppo la storia che stiamo per andare a raccontare ha proprio questo genere di connotati.
Il protagonista è un ragazzo di appena 23 anni di Pagani, come riportato da Salerno Today, che lo scorso marzo era stato trovato in possesso di quantitativi ingenti di sostanze stupefacenti pronte alla vendita. Ecco di seguito tutti i dettagli.
Il bilancio del sequestrato da parte della Guardia di Finanza
Nel corso dell’operazione di sequestro avvenuto lo scorso marzo la Guardia di Finanza ha rinvenuto oltre 1,8 kg di hashish suddiviso il 16 panetti e 30 bustine. A ciò vanno aggiunti circa 30 grammi di marijuana e una somma in contanti di 150 euro probabilmente derivante da qualche vendita già effettuata.
Dunque più o meno 2 chilogrammi di sostanze, che non possono essere giustificate come “uso personale”. Contestualmente è stato trovato anche un cellulare, che il soggetto in questione utilizzava per parlare sia con i “fornitori” sia con i “clienti”.
La pena comminata al giovane 23enne
Subito dopo il giovane fu relegato agli arresti domiciliari in attesa della condanna. Proprio in questi ultimi giorni ha optato per il patteggiamento di 2 anni di reclusione. La pena però resta sospesa in alternativa ad un programma di recupero che il 23enne dovrà svolgere presso un’associazione di Nocera Inferiore.
Dunque, una condanna che lascia in dote la possibilità di potersi riabilitare e lasciarsi alle spalle questo scomodo passato caratterizzato dall’acquisto e dalla successiva vendita di sostanze stupefacenti. L’importante è affrontare il percorso con forza di volontà e con la voglia di troncare definitivamente con le attività illecite. Un metodo educativo che si spera possa funzionare il più possibile e riportare così i nostri giovani caduti nel baratro in una condizione di assoluta normalità.