Eboli, possibile chiusura degli uffici dei giudici di pace: l’appello del consigliere regionale Tommasetti
Il consigliere regionale della Campania della Lega Aurelio Tommasetti ha parlato delle possibili conseguenze che potrebbe avere la chiusura
La situazione della possibile chiusura degli uffici dei giudici di pace ad Eboli sta tenendo in apprensione gli abitanti della cittadina ma anche le istituzioni. Si tratterebbe di una grande perdita per l’intera comunità, ragion per cui sono arrivate diverse reazioni sul tema.
Stando alle indiscrezioni riportate da salernotoday.it il provvedimento è ormai quasi certo oltre che imminente. In questi casi però la speranza è l’ultima a morire e c’è chi si sta iniziando a muovere per scongiurare tutto ciò.
Tra questi c’è il consigliere regionale della Campania della Lega Aurelio Tommasetti che ha esternato pubblicamente la sua contrarietà a questa disposizione e per questo ha lanciato un chiaro appello.
Il suo auspicio è che i giudici di pace restino nella città della Piana del Sele non solo per motivi inerenti la giustizia, bensì anche per altri fattori che ha voluto elencare nella sua accurata disamina sulla questione.
L’appello di Tommasetti contro la chiusura degli uffici di Eboli
Infatti ha posto anche su altre difficoltà che sta vivendo Eboli e per questo spera che almeno questa chiusura possa essere scongiurata: “Le notizie che ci giungono dalla stampa, riguardo la possibile chiusura dei giudici di pace, non vanno prese sottogamba”.
Poi ha proseguito la sua disamina parlando dei vari aspetti correlati: “Ormai non si parla più di un rischio concreto, ma quasi di un dato di fatto, e sarebbe un duro colpo per la comunità. Inoltre sono preoccupato dal rallentamento della macchina della giustizia in un periodo già caratterizzato da mille difficoltà”.
L’impatto che avrebbe questa decisione sul territorio e sulla popolazione
Nel discorso generale vanno annoverate anche le conseguenze sulle attività della zona visto che la struttura è collocata in un’area importante del paese. Nelle vicinanze infatti ci sono l’Agenzia delle Entrate, la polizia municipale oltre che diverse attività commerciali. Questi ultimi in particolar modo avrebbero una perdita di indotto notevole senza la presenza dei giudici di pace e delle persone che giornalmente si recano da loro.
Quindi ha voluto lanciare un appello finale per cercare quel supporto necessario ad ribaltare la situazione: “Non cerchiamo colpevoli ma bisogna trovare una soluzione. Eboli vive già un momento particolare con il probabile ridimensionamento di alcune istituzioni fondamentali, a cominciare ovviamente dall’ospedale. Perdere i giudici di pace significherebbe un ulteriore danno all’economia e alla funzionalità della città”.