Salerno, anziani maltrattati e legati all’interno di una struttura residenziale: disposti dieci arresti
L’inchiesta condotta dai carabinieri del Nas ha portato alla luce dei fatti che qualora dovessero trovare riscontri sarebbero sconcertanti
I racconti riguardanti ciò che accade all’interno delle case di riposo o delle strutture affini alle volte possono sembrare quasi fantascientifici. Sì, perché appare impossibile che delle persone possano essere trattate in modo così barbaro.
Eppure, alle volte accade e i particolari sono talmente inquietanti che si fa fatica ad ascoltarli. A Salerno ad esempio stanno emergendo dei dettagli riguardanti una struttura residenziale, che nel caso trovassero conferme sarebbero davvero gravi.
Al momento stando alle indiscrezioni raccolte da salernotoday.it, le indagini condotte dai Carabinieri del Nas hanno portato a disporre dieci misure cautelari per diverse tipologie di reato.
Si va dal sequestro di persona ai maltrattamenti e questi ultimi in alcuni frangenti sono aggravati dal fatto che sono stati commessi su persone affette da disabilità. Insomma sta venendo alla luce un vero e proprio quadro horror.
I fatti agghiaccianti denunciati da due operatrici
L’inchiesta che vede indagate 22 persone ha preso il via dopo la denuncia da parte di due operatrici, che hanno segnalato i presunti maltrattamenti e l’omessa custodia dei pazienti in età avanzata.
Le due hanno notato che diversi ospiti erano legati alle sedie a rotelle e hanno ricevuto la disposizione di mettere a letto gli anziani con gli stessi vestiti che indossavano. Di fatto a loro era stato riferito di cambiare solo il pannolone.
La triste vicenda del paziente di 300 kg
Il fatto più sconcertante però riguarda un paziente di 300 kg, che stando ai racconti delle operatrici sarebbe stato lasciato da solo in una stanza da letto ai piani superiori con il materasso completamente bagnato di urina. A completare l’assurdo quadro è il mancato funzionamento dei riscaldamenti e l’assenza di acqua calda nei bagni. Le intercettazioni e i video raccolti dal nucleo investigativo hanno di fatto avvalorato la tesi dei maltrattamenti.
Gli operatori per non scomodarsi a portare i pazienti in bagno mettevano loro il pannolone anche di giorno per poi cambiarli occasionalmente e pulirli con un asciugamano. Le povere vittime che provavano a ribellarsi venivano immobilizzate sulle sedie a rotelle così da non recare ulteriore “fastidio”. Nessuna pietà nemmeno per coloro che erano affetti da Alzheimer. Uno di loro dopo vari maltrattamenti subiti è stato trasferito in pronto soccorso in pessimo stato. Il prossimo passo è rappresentato dagli interrogatori dinanzi al Gip. Da questi si attendono delle risposte importanti.