Classifica città più green d’Italia, per Napoli altro balzo indietro: la posizione della città partenopea
Il capoluogo campano retrocede ancora nel report “Ecosistema Urbano” di Legambiente ed è lontano anni luce nel passaggio alla sostenibilità
L’appuntamento con il rapporto annuale di Legambiente e Ambiente Italia sulle prestazioni ambientali delle province italiane è andato in scena anche quest’anno. Tra sorprese e conferme anche stavolta è netta la spaccatura tra Nord e Sud.
Al primo posto c’è Reggio Emilia con una percentuale dell’80,66%, al secondo Trento con il 78,50% e al terzo del gradino del podio troviamo Parma con il 76,64%. Nella top ten completata da Pordenone, Forlì, Treviso, Mantova, Bologna, Bolzano e Cremona non c’è nemmeno una città del centro-sud.
Una testimonianza di come nella parte meridionale del Bel Paese ancora si faccia troppa fatica ad uniformarsi alla politica green. In questo contesto va citata anche Napoli, che anziché migliorare un po’ regredisce poco alla volta.
Purtroppo la città più rappresentativa della nostra regione è collocata nei bassifondi della speciale graduatoria insieme a tante altre realtà del mezzogiorno, tra cui anche le altre province della Campania.
La posizione di Napoli e il raffronto con gli anni precedenti
Napoli infatti occupa la posizione numero 103 con una percentuale del 33,23%. Anche in termini di punteggio si evince la distanza abissale con le prime della classe, che col passare del tempo sono sempre più attive su questo tema.
Poco meglio le altre principali città della regione così come si evince dalle informazioni raccolte da napolitoday.it. Benevento è 60esima con il 55.40%, poi troviamo Avellino 66esima con il 53,10% e Salerno 88esima con una percentuale che si attesta sul 46,3%. Chiude Caserta al 98esima posto con il 39,80%
I parametri presi in considerazione da Legambiente
A penalizzare Napoli sono sicuramente la qualità dell’aria, l’aumento dei consumi idrici e il mancato miglioramento della raccolta differenziata, uno dei capisaldi di questo report. Trasporto pubblico e mobilità dolce sono peggiorate rispetto agli anni passati. Ragion per cui il trend è in ulteriore discesa rispetto al 97esimo posto del 2022 e al 98esimo del 2023.
Tra le altre note dolenti va menzionata la scarsa presenza delle isole pedonali, degli alberi e in generale delle aree verdi a disposizione degli abitanti. A far aumentare il punteggio sono anche le politiche innovative e i risultati raggiunti, ma anche di questo aspetto dalle nostre parti non c’è praticamente traccia. Le prospettive per il futuro sono poi ancora peggiori. Il prossimo anno probabilmente sarà inserito l’impatto degli eventi climatici estremi e sotto questo punto di vista in Campania la situazione non è di certo delle più rosee.