Home » A Natale non possono mancare in tavola gli SCAURATIELLI | In Campania li conoscono tutti: uno tira l’altro

A Natale non possono mancare in tavola gli SCAURATIELLI | In Campania li conoscono tutti: uno tira l’altro

Un dolce che è conosciuto ma con un nome diverso
Pranzo di Natale – pixabay – Salernosera.it

Se vuoi festeggiare alla grande il Natale non puoi non mettere in tavola i mitici scauratielli, nella Regione Campania però li chiamano diversamente.

Ci siamo, la magia delle feste sta quasi per arrivare. Diciamo che, girando per le città e negozi singoli, si ha l’impressione che i primi sentori ci siano tutti quanti. Sebbene non sia ancora stata attuata la classica corsa ai regali, anche per via della crisi, molte persone hanno iniziato ad adocchiarli e segnarsi su un quadernetto, anche a seconda dei prezzi, a quali puntare per alcuni pensierini.

In ogni caso molte massaie stanno iniziando a lavare tovaglie e tovaglioli per non sfigurare durante pranzi o cene nei giorni di festa. Ed è chiaro che staranno anche pensando ai vari menù. E le meno esperte, come leggiamo anche sui Social, sono già all’opera per provare e mettere le  mani in pasta e dunque non arrivare impreparate ai grandi giorni.

Di certo in tantissime tavole imbandite non mancheranno gli scauratielli. In Cilento si chiamano così, mentre, ad esempio, in Campania li conoscono con un altro nome e, ad onore del vero, in Italia li conosciamo tutti come li chiamano lì. Nomi a parte, vi assicuriamo che sono di una bontà assoluta e che come li porterete in tavola spariranno in men che non si dica.

Prima di svelarvi esattamente che cosa sono vi riveliamo gli ingredienti, con tanto di ricetta, che ci ha segnalato Giallo Zafferano. Andiamo dunque con la loro lista e la giusta quantità. Partiamo da 550 g di acqua, 300 g di farina 00, 80 g di zucchero e mezza scorza di limone non trattato. Proseguiamo, per la preparazione specifica della glassa, con 200 g di miele millefiori, mezza scorza d’arancia non trattata a e codette colorate nella quantità q.b.. Infine olio di semi q.b.

Scauratielli, buonissimi anche se li conosci sotto altre spoglie

La preparazione non è difficile ma va seguita alla lettera per un fantastico risultato finale. Iniziamo a versare l’acqua in un pentolino per poi aromatizzarlo con la scorza del limone non trattato, aggiungiamo anche lo zucchero e quindi accendiamo il fuoco a temperatura media. Mescoliamo con un cucchiaio di legno e lasciamo fondere lo zucchero.

Raggiunto il bollore, preleviamo dal fuoco e uniamo la farina. Proseguiamo a mescolare e rimettiamo il pentolino sul fuoco a fiamma bassissima. Capiremo che il composto sarà pronto non appena si staccherà dalle pareti e creerà una leggera patina sul fondo. Ungiamo il piano da lavoro con olio di semi e versiamoci il composto lavorandolo poi qui.

Un dolce che è conosciuto ma con un nome diverso
Scauratielli – Instagram – Salernosera.it

La ricetta e il tocco finale da copiare

Con un tarocco ricaviamo dei pezzetti di impasto con cui creare delle strisce lunghe 15 cm per 1,5 cm di spessore. Creiamo dei bigoli e chiudiamoli a fiocco e teniamo piano il punto su ci le strisce si sovrappongono. Procediamo fino all’esaurimento ingredienti. Come saranno pronti poniamoli su un vassoio e copriamoli con un canovaccio.

Mettiamo l’olio di semi in un pentolino e facciamogli raggiungere la temperatura di 140°.Friggiamoci poi due per volta i dolcetti. Una volta tutti pronti, poniamoli su della carta assorbente da cucina. Prepariamo la glassa ponendo in in pentolino il miele e facciamolo sciogliere a fiamma bassissima e mettendoci la scorza l’arancia. Fatto ciò lasciamo, intiepidire e tuffiamoci uno alla volta i dolcetti. Decoriamoli infine con le codette colorate. Insomma, altro non sono che le classiche zeppole di Natale.