Hanno beccato il finto AUTOVELOX | Se hai ricevuto una multa dopo essere passato di qui, devono risarcirti: controlla subito
Non è detto che se prendi una multa dall’autovelox devi pagarla per forza: si può contestarla e vincere la causa
Gli autovelox sono quelle macchinette dotate di telecamera e rilevatore di velocità che, se posizionate su una strada in cui decidiamo di superare il limite di velocità, possono multarci in modo molto salato.
Succede infatti spesso che su alcune strade a scorrimento veloce, il limite di velocità venga superato nonostante i divieti. Per evitare questo bisognerebbe mettere una serie di posti di blocco fissi che porterebbero a impiegare troppe persone per troppo tempo.
Per questo motivo sono stati installati gli autovelox. Segnalati per tempo, questi “aggeggi” in teoria dovrebbero funzionare da deterrente contro la troppo alta velocità in macchina. Le multe che vengono poi elevate sono piuttosto salate e dovrebbero far passare la voglia di superare i limiti di velocità
Ma come tutte le attrezzature elettroniche, anche gli autovelox hanno necessità di essere non solo certificate ma anche e soprattutto omologate. Sono responsabili delle “punizioni” che vengono comminate agli automobilisti. E se non sono a norma, possono essere contestate.
Quell’autovelox “neutralizzato” a Messina
E’ accaduto a Messina. Un automobilista è riuscito a farsi annullare una multa proprio grazie al fatto che l’autovelox che gli aveva fatto arrivare la sanzione è stato trovato privo della necessaria omologazione per poter essere considerata valida. Secondo il ricorso fatto da Giuseppe Musolino, avvocato del titolare della multa, alla data de 2 aprile, giorno della sanzione, l’autovelox era privo della omologazione.
Musolino, come riporta il sito messina.gazzettadelsud.it, ha immediatamente fatto ricorso contro il Comune di Messina. Ha ottenuto l’accoglimento del ricorso da parte della giudice di pace Arianna Aricò che ha annullato la multa per eccesso di velocità elevata il 2 aprile di quest’anno.
Omologazione vs. conformità
Secondo la giudice di Pace Aricò, alla data della multa «nessuna documentazione attestante l’avvenuta omologazione dell’apparecchio elettronico utilizzato nella fattispecie, è stata depositata dal resistente (il comune di Messina, ndr)», ma solamente una attestazione di conformità, che però è qualcosa di totalmente differente.
Quindi, come si legge nella sentenza della giudice che ha deciso di dare ragione al “ricorrente”, «poiché, nel caso in esame, l’accertamento della contestata infrazione è avvenuto con apparecchiatura elettronica di cui non vi è prova della preventiva omologazione ai sensi di legge ma solo della sua conformità al campione approvato, ne discende l’illegittimità del verbale impugnato di cui per l’effetto si dispone l’annullamento».