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Pagani, maltratta a ripetizione: donna esasperata denuncia il figlio 20enne

Violenza sulle donne (Pexels) - salernosera.it
Violenza sulle donne (Pexels) – salernosera.it

In seguito alle continue angherie subite dal figlio una madre ha deciso di dire basta e di denunciarlo alle forze dell’ordine

La pazienza e la sopportazione hanno un limite, che alle volte anche gli affetti più cari possono oltrepassare. Ma quando ciò accade le conseguenze sono decisamente drastiche e lasciano degli strascichi indelebili.

Ed è proprio ciò che è capitato ad una malcapitata madre di Sant’Egidio del Monte Albino, che si è ritrovata a subire violenze fisiche reiterate da parte del figlio di 20 anni. Arrivata al punto di non ritorno la donna ha compiuto un gesto che di primo impatto può sembrare estremo, ma che in realtà è più che fisiologico.

Ha infatti sporto denuncia contro suo figlio per cercare di mettere fine ad un circolo vizioso che sembrava ormai senza fine. Si è rivolta ai carabinieri di Pagani con l’auspicio di poter ritrovare la serenità perduta, almeno per quanto concerne il corpo.

Una storia a dir poco agghiacciante, quasi da non credere. Purtroppo però i maltrattamenti in ambito familiare sono una realtà tangibile con cui è importante saper fare i conti per evitare situazioni deleterie.

I provvedimenti a carico del figlio

Una volta intercettato dalle forze dell’ordine il ragazzo è stato subito allontanato dalla madre. Ma non è tutto. Stando a quanto riferito da salernotoday.it per lui è scattato immediatamente il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dalla vittima e ciò va aggiunta anche l’applicazione del braccialetto elettronico.

Al momento non si conoscono i motivi che hanno portato il giovane a scagliarsi ripetutamente contro la madre. In attesa di comprenderli però è stata attuata la misura richiesta dalla Procura ed emessa dal Gip del Tribunale di Nocera Inferiore.

Campagna contro violenza sulle donne (Pexels) - salernosera.it
Campagna contro violenza sulle donne (Pexels) – salernosera.it

Il primo passo verso la risoluzione del caso

Dunque, dopo aver messo in sicurezza la madre, sono iniziate le indagini, che per forza di cose dovranno dare delle risposte specifiche e chiarificatrici. Questa vicenda però lascia in dote quell’alone di tristezza di fronte ad un qualcosa che teoricamente sarebbe innaturale.

Al tempo stesso deve spingere a riflettere su cosa è necessario fare per non arrivare a questo punto e sul sostegno psicologico da dare ai ragazzi in età adolescenziale. È in quella fase che si gioca la partita più importante, ovvero aiutare i ragazzi che presentano problematiche di carattere sociale così da scongiurare che in età adulta possano compiere azioni macabre e alle quali può essere impossibile rimediare.