Baccalà fritto, a Napoli va mangiato SOLO in questa giornata | La tradizione è chiara: o si rispetta o niente da fare
Baccalà fritto che va mangiato solo in questa giornata nella città di Napoli. Andiamo a vedere la lunga tradizione di questo piatto…
Il baccalà ha una storia che arriva dal passato e che è una contaminazione tra tradizioni culinarie mondiali. Si tratta di merluzzo che viene conservato seguendo un’antica tecnica di salatura in grado di renderlo particolarmente resistente al tempo e al trasporto.
In questo modo può diventare un alimento base anche in posti che non sono poi tanto vicini al mare. Salare ed essiccare il merluzzo era un metodo di conservazione antico.
Risale infatti a periodi in cui non esistevano dei metodi di refrigerazione e dunque questo era l’unico modo per evitare il deperimento degli alimenti. Grazie a questa capacità di durate nel tempo, il baccalà ha attraversato i secoli e i continenti.
Infatti, è una tradizione comune a diversi paesi come la Norvegia, il Portogallo, la Spagna e l’Italia. Proprio questa capacità di conservazione ha permesso al baccalà una così ampia diffusione. In molte culture europee questo cibo viene apprezzato e gustato con tutta la famiglia.
Il baccalà si mangia solo in questo giorno
In Portogallo, per esempio, questo piatto viene considerato come un vero proprio simbolo nazionale. Anche in Spagna il “bacalao” è il protagonista che accompagna numerose verdure e salse saporite. Questa modalità di merluzzo viene prima fatta scaricare in acqua, in modo da perdere tutto il sale in eccesso e poi viene o fritto o cotto in umido.
Successivamente viene servito accompagnato da verdure e salse, estremamente gustose. Ogni paese ha deciso di sviluppare la sua propria ricetta di questo piatto, andando a lasciare il loro contributo nella tradizione culinaria mondiale. A Napoli il baccalà però non è solamente un piatto tipico ma è anche associato a un rituale che lo rende estremamente importante e significativo per tutti i locali. Per prima cosa va sottolineato che il baccalà a Napoli va servito rigorosamente impanato e fritto.
Il baccala a Napoli: un piatto della festa
In questo modo il pesce ha una croccantezza irresistibile all’esterno, mantenendo però morbidezza all’interno. Viene dissalato mettendolo in acqua per qualche giorno, poi asciugato, passato in farina, immerso in padella e poi fritto fino a doratura.
La tradizione partenopea vuole che questo piatto venga consumato il giorno della Vigilia di Natale. Infatti, nel corso di quella speciale serate, le case dei napoletani si riempiono dell’odore del baccalà fritto.