Paghi la sosta e ti MULTANO lo stesso | Purtroppo in questo Comune i cittadini non si danno pace: proteste in piazza
Dall’introduzione del sistema di parcheggio con le cosiddette strisce blu, gli automobilisti non hanno più avuto pace, e hanno anche dovuto sborsare non pochi soldi.
Era il lontano 1997: da quel momento stop alla sosta selvaggia ovunque capitasse. I comuni italiani hanno introdotto il sistema delle Strisce Blu per i parcheggi in città, dove solo i residenti possono parcheggiare senza pagare (ma dimostrando di avere il permesso di parcheggio) mentre gli altri “poveri comuni mortali” devono pagare.
In un primo momento la spesa si è tradotta in un vero e proprio esborso, dato che soprattutto dall’avvento dell’euro chi doveva parcheggiare per tutto il giorno si trovava a spendere 8 euro in virtù del “pedaggio” previsto in 1 euro all’ora. Per fortuna poi scontato a 4 euro per tutto il giorno quando le amministrazioni comunali si sono rese conto che la spesa era veramente troppo elevata.
Naturalmente i contravventori sono sempre passibili di multa, e da qualche anno a questa parte la stretta su coloro che “ci vogliono provare” è diventata ancora più severa, dal momento che non basta più solamente pagare il parcheggio ed esporlo sul cruscotto, ma bisogna anche inserire la targa a sistema in modo che il pagamento sia inequivocabile.
Ed è proprio questo sistema che ha messo in difficoltà un povero automobilista che, nonostante la sua onestà, si è visto recapitare una multa che ha dovuto pagare anche dopo aver pagato regolarmente il parcheggio sulle strisce blu. Solo per aver avuto un momento di distrazione.
Tolleranza zero
La tolleranza nei confronti dei parcheggi e di chi si parcheggia sulle strisce blu è sempre più scarsa, e ne è un esempio quanto accaduto a Caserta dove un cittadino ha pagato il parcheggio con l’app Easy Park ma si è ritrovato ugualmente con una multa sul cruscotto.
E’ accaduto qualche giorno fa. Secondo quanto riportato da Casertanews.it, il cittadino avrebbe pagato la sosta per il suo veicolo indicando, però, un numero di targa errato e riferito ad un’altra vettura sempre di suo possesso. Infatti l’errore è avvenuto in quanto la seconda automobile è sempre registrata sull’applicazione Easy Park.
Niente da fare, si paga la multa
Quando il malcapitato ha ricevuto il verbale ha provato a correggere il suo errore inviando fotografie per dimostrare la buona fede e chiedendo l’annullamento della multa.
“Ormai la tolleranze è davvero inesistente – ha commentato l’automobilista – Non c’è la minima comprensione nel giustificare una distrazione. Una passeggiata in città in questo modo diventa davvero stressante”.