Salerno, chiusura biblioteca provinciale, Iannone (FdI) non ci sta: “Chiederò interrogazione parlamentare”
Il senatore di Fratelli d’Italia ha dichiarato che presenterà in Parlamento la questione della chiusura della biblioteca provinciale di Salerno
La profonda crisi in cui versa ormai l’Italia da anni ha portato nel corso del tempo a delle decisioni drastiche, ma non per questo sempre così necessarie. Alle volte sono state smontate determinate attività magari più utili di altre solo perché meno redditizie o perché troppo onerose.
In questo contesto a rimetterci è soprattutto la cultura, che ormai occupa un ruolo sempre più marginale nelle gerarchie della società. Anche nel nostro territorio sta avvenendo qualcosa del genere e chiaramente ciò è decisamente molto triste.
Uno degli ultimi avvenimenti in ordine di tempo è quello della chiusura della biblioteca provinciale di Salerno così come riportato da gazzettadisalerno.it. Una notizia che lascia tanta amarezza e di fronte a cui i cittadini non possono fare altro che rimanere a guardare inermi.
Non tutti a quanto pare. Il Senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone, Parlamentare del collegio salernitano, ha infatti deciso di prendere a cuore la questione e di cercare di capire perché è stato preso un provvedimento così estremo.
Gli ultimi avvenimenti nefasti per Salerno
Iannone ha puntato il dito contro la Provincia di Salerno, che a suo modo di vedere è ormai un’istituzione fantasma. L’esponente politico ha poi rimarcato con profondo dolore ciò che è avvenuto nell’ultimo periodo nell’area salernitana.
In primis ha parlato dello smantellamento della Polizia Provinciale. Successivamente è passato alla chiusura che per diversi mesi ha interessato il Castello Arechi creando stupore tra i turisti, per poi concludere appunto con la biblioteca.
La richiesta al Ministro della Cultura
Non le ha mandate a dire però e ha espresso tutta la sua rabbia per questa disposizione che va in controtendenza con le esigenze dei cittadini: “Si trattava di una struttura di riferimento culturale per tantissime persone di tutto il territorio provinciale che saranno private della fruizione di un patrimonio straordinario”.
Dopo la denuncia e lo sdegno ha poi tuonato le sue intenzioni in merito: “Chiederò al Ministro della Cultura di approfondire le motivazioni che hanno determinato la chiusura fino a data da destinarsi e verificare eventuali responsabilità dell’Amministrazione Provinciale”. Dunque, Iannone non ha nessuna intenzione di mollare la presa. Anzi, esige delle spiegazioni valide e soprattutto spera che questa mobilitazione porti a dei risultati tangibili e soddisfacenti per la popolazione locale.