Smartphone, l’offerta è davvero allettante ma c’è un però | Si tratta della TRUFFA take away, segnala tutto alle autorità
Le truffe non corrono sempre sul filo della connessione Internet, a volte ancora oggi vengono messe a segno di persona
E se a volte sono i clienti a essere truffati, soprattutto quando si tratta di consegne a domicilio e corrieri poco onesti, a volte invece sono i poveri e ignari rider delle consegne di cibo a domicilio a essere presi di mira dai malviventi.
La squadra di agenti dell’Anticrimine della Squadra Mobile sono stati testimoni. Hanno effettuato delle indagini su una serie di truffe messe a segno da alcuni professionisti della truffa.
I quali anche di persona, sono stati in grado di ingannare dei poveri ingenui facendo loro spendere dei soldi. Tanti soldi.
E’ successo a un povero rider che è stato truffato, o meglio ci è mancato veramente poco, come riportato da ilgiorno.it. Stava per cadere nelle grinfie di un non meglio identificato truffatore. Lo avrebbe convinto ad acquistare l’ultimo modello di smartphone, che si trova a oltre 1000 euro in commercio, al prezzo di 600 euro. Ma si trattava di un falso.
Le indagini degli agenti in borghese
La truffa “take away” per fortuna non è andata a buon fine. Essa è stata messa in atto proprio sotto gli occhi degli agenti in borghese, che avendo subodorato il fatto si sono ovviamente allertati e hanno fatto di tutto per sventare il fattaccio.
Il tentativo di truffa è avvenuto in una città del Nord Italia dove l’arresto è stato convalidato dal Tribunale comunale anche se il giudice non ha disposto misure cautelari nei confronti del truffatore, che è tornato libero in attesa del processo.
Dal tribunale di Varese nemmeno i domiciliari
Sebbene il pm avesse chiesto gli arresti domiciliari per il truffatore di Varese che ha cercato di ingannare un rider dei ristoranti take away, vendendogli un cellulare che si è poi rivelato falso, alla fine il giudice ha disposto di non mettere in pratica alcuna misura cautelare nei suoi confronti. Lo ha lasciato quindi libero in attesa del processo, che per ora non ha ancora una data stabilita.
Il truffatore è un uomo sulla cinquantina, per la precisione che ha 53 anni. Nella sua automobile sono stati trovati oltre al cellulare falso che ha cercato di rifilare al rider anche altri finti iPhone, iPad e cuffiette. Non resta che sperare che nel tempo che lo separa dal processo, quest’uomo non cerchi di mettere in atto altre truffe ai danni di qualche povero e ingenuo ragazzo che ha bisogno di un cellulare e viene attirato dal prezzo ribassato.