Salernitana, tifosi pronti a scioperare per protesta contro la società: la decisione a stretto giro
La decisione finale sullo sciopero arriverà al termine delle riunione programmata dal Centro di Coordinamento Salernitana Clubs
Il nuovo corso della Salernitana è iniziato come peggio non poteva. La squadra di Colantuono è uscita sconfitta dal Mapei Stadium contro il Sassuolo con un secco 4-0, che non lascia spazio a nessuna giustificazione.
Un risultato che ha mandato su tutte le furie l’intera tifoseria, ormai satura di una situazione che rischia di precipitare sempre più. Proprio per questo i sostenitori granata hanno deciso di mettere in piedi una protesta forte e decisa.
Il bersaglio principale è la società, rea secondo i supporters della Bersagliera di essere stata assente in questa delicata fase del campionato, ma anche nei mesi scorsi in cui c’è stato il passaggio di consegne tra Iervolino e Busso.
Il tutto verrà deciso nel corso della riunione fissata dal Centro di Coordinamento Salernitana Clubs. Ma in cosa consiste questa presa di posizione netta e volta a fare un segnale forte a dirigenza e giocatori?
Quando avverrebbe lo sciopero dei tifosi
Stando a quanto si apprende da salernonotizie.it il cuore caldo dei supporters salernitani è pronto ad attuare uno sciopero del tifo in occasione della gara interna contro la Carrarese che si giocherà domenica 1 dicembre alle ore 17:15.
Dunque nessun sostegno a coloro che scenderanno in campo e che classifica alla mano dovranno dare il tutto per tutto nello scontro salvezza contro la formazione toscana. Una situazione paradossale visto che la squadra è in piena zona retrocessione. Alle volte però il troppo amore porta a prendere decisioni in apparenza strane.
Il trend negativo degli ultimi mesi
D’altronde la vittoria è diventata ormai una chimera. La Salernitana non vince dalla trasferta di Palermo dello scorso 6 ottobre e in casa l’ultima volta che sono arrivati i tre punti risale addirittura al match contro la Sampdoria del 27 agosto. Una vera e propria eternità, ragion per cui la rabbia e la frustrazione del popolo granata sono ben comprensibili.
Insomma, senza utilizzare mezzi termini, l’andamento è quello di una squadra che fa fatica a salvarsi. Per chi però è appena retrocesso dalla Serie A e sperava di poter condurre un campionato di vertice è decisamente un bottino amaro. A ciò va aggiunta la passione della piazza, che di certo non ha nulla a che vedere con la Serie B. Mister Colantuono dovrà subito trovare delle contromisure per cercare di mettere una pezza sia alle situazioni di campo sia a quelle al di fuori.