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Panico a Mainardi di Aquara: ritrovato il corpo senza vita di un giovane di 30 anni

Ambulanza (Pixabay) - salernosera.it
Ambulanza (Pixabay) – salernosera.it

La tragedia che vede protagonista un ragazzo di origini rumene si è consumata nei pressi del ponte della piccola località del salernitano

Un evento a dir poco agghiacciante ha sconvolto l’intera comunità di Mainardi, piccola frazione di Aquara in provincia di Salerno. Nella zona del noto ponte del paesino è infatti stato ritrovato un corpo senza vita.

Stando alle prime ricostruzioni riportate da salernonotizie.it si tratterebbe di un trentenne di origini rumene. Il ragazzo era residente nella frazione di Carretiello di Roccadaspide e lavorava presso un’azienda locale.

Insomma, una vita ordinaria e serena, ragion per cui la tragedia ha lasciato ancor di più senza parole. Al momento gli inquirenti stanno lavorando su una specifica pista, ma è bene non escludere nulla.

Subito dopo il ritrovamento sono state allertate le forze dell’ordine e i sanitari del 118 (questi ultimi non hanno potuto fare altro che constatare il decesso) oltre che il medico legale, che chiaramente si sono precipitate sul posto per poter capire di più in merito allo spiacevole episodio.

Le prime ipotesi sull’accaduto

In base a quanto emerso da questa fase embrionale sembrerebbe essersi trattato di un suicidio. Il condizionale rimane d’obbligo vista la delicatezza del tema e la mancanza di certezze che vadano ad appurare questa tesi in maniera definitiva.

Resta comunque un alone di mistero intorno ad una vicenda, che a prescindere dalle cause, lascia in dote una giovane vita spezzata. Un ragazzo che aveva ancora tutta una vita davanti, andato via prematuramente è un qualcosa di fronte a cui non possono esserci parole che tengano.

Carabinieri (Pixabay) - salernosera.it
Carabinieri (Pixabay) – salernosera.it

L’apertura delle indagini da parte dei carabinieri

Il compito di andare ad approfondire il caso spetterà ai carabinieri della caserma di Aquara, i quali avranno l’arduo compito di comprendere le eventuali motivazioni che avrebbero spinto il 30enne a togliersi la vita, nel caso fosse accertato il suicidio. Qualora invece dovessero emergere ulteriori particolari e dovesse saltare fuori il coinvolgimento da parte di terzi sicuramente i tempi si allungherebbero e bisognerebbe analizzare ancor più a fondo la situazione.

Al momento non rimane che aspettare in silenzio e fermarsi a riflettere su quanto la vita alle volte possa essere ardua ed ingiusta e soprattutto molto più breve di quanto si possa pensare. Sia a Mainardi che ad Aquara lo shock è ancora tangibile. D’altronde in posti così piccoli dove solitamente non succede mai nulla di così eclatante, un avvenimento di questo genere può essere a dir poco destabilizzante.