Sanità, la Campania è nuovamente in crescita: ecco i numeri che lo certificano
A testimoniarlo sono i dati preliminari del Nuovo Sistema di Garanzia del Ministero della Salute relativi all’anno solare 2023
La sanità in Campania non è così deficitaria così come si pensa erroneamente. Infatti stando ai dati preliminari del Nuovo Sistema di Garanzia del Ministero della Salute, la nostra regione nel 2023 ha raggiunto la soglia di sufficienza (ovvero 60 punti) in tutte le aree assistenziali, prevenzione, distrettuale e ospedaliera.
Si tratta di un traguardo piuttosto significativo dopo le difficoltà riscontrate dopo il periodo della pandemia. Un periodo che soprattutto a causa del lungo lockdown aveva penalizzato e non poco la regione in merito alla prevenzione.
Insomma, un miglioramento che per quanto importante non può essere considerato come un traguardo. Una regione come la Campania deve essere sempre nell’élite della sanità italiana sia per bacino d’utenza, sia per le tante menti brillanti che escono dalle nostre Università.
Andiamo quindi ad approfondire una questione di primaria importanza come quella relative alle cure mediche fornite sul territorio, per capire in cosa nello specifico c’è stato un miglioramento rispetto al recente passato non propriamente roseo.
Come si colloca la Campania in questo scenario
Stando alle informazioni raccolte da salernonotizie.it, le performance mediche in Campania superano il 70%. Restano però delle criticità da compensare, come ad esempio il tasso di vaccinazioni, non ritenuto ancora soddisfacente a soddisfare l’intero fabbisogno interno.
Inoltre questo passo in avanti va a consolidare la richiesta regionale di uscita dal Piano di rientro, viste le limitazioni strutturali finanziare. Di fatto ogni cittadino residente in Campania riceve circa 30 euro in meno rispetto alla media nazionale, per un totale di 180 milioni annui di risorse mancanti.
I dati relativo alle altre regioni italiane
Per quanto concerne le altre regioni guidano la classifica inerente la sanità Toscana, Veneto ed Emilia Romagna. Al contrario Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta sono al momento al di sotto della soglia di sufficienza. Numeri negativi anche per la Lombardia, che perde posizioni scendendo all’ottavo posto, rischiando così l’esclusione dai premi finanziari.
Tutti i dati sopracitati sono stati presentati al Forum Risk Management di Arezzo dove è emersa anche una bocciatura dell’Asl Napoli 1, che l’azienda ha per forza di cose contestato. I numeri comunque non hanno una connotazione definitiva e potrebbero subire delle modifiche durante le verifiche regionali. Al momento ciò che ci interessa è che la situazione globale in Campania sia positiva. Seppur è bene ribadire che resta comunque a limite.