Truffa Don Nicola, con la scusa della finta benedizione ti svuota anche l’acqua dai vasi, è da panico | Riconoscilo da questo abito
Compare su Facebook l’avviso alla Comunità, che avvisa di non aprire la porta «a nessuno che si presenti come Don Nicola».
E’ la nuova truffa che si presenta quasi infallibile: alcune persone si spacciano per preti per poter entrare indisturbati nelle case dei parrocchiani, con la scusa di fare dlle benedizioni e quindi poi rubare le offerte.
«Non aprite la porta a nessuno che si presenti come Don Nicola». Questo l’allarme lanciato su Facebook: questi preti sono degli impostori e non hanno a che fare con le chiese della provincia. Vestiti con un abito scuro, purtroppo, questi truffatori avrebbero già ingannato alcuni cittadini.
Si presentano con il nome di “Don Nicola”, come denuncia anche la pagina social della comunità Pastorale Santa Maria di Lesmo “Quattro campanili”: «Vogliamo avvisare tutti i residenti di Correzzana, Lesmo, Camparada, Gerno e Peregallo che potrebbero esserci persone che si spacciano per i preti della comunità».
Don Mauro Viganò, parroco della comunità Pastorale Santa Maria di Lesmo “Quattro Campanili”, ha deciso di usare il social media così da poter raggiungere tutti i parrocchiani. Le «benedizioni natalizie», continua il comunicato sulla pagina Facebook, «saranno eseguite esclusivamente dai sacerdoti della parrocchia: Don Mauro e Don Stefano». Quindi l’avviso e il consiglio: «Altre persone che si presentano a nome della comunità non sono autorizzate. Vi invitiamo a essere vigili e a segnalare qualsiasi comportamento sospetto».
Non aprite quella porta
Dunque anche con la parrocchia a due passi non si sta un momento tranquilli, ormai i truffatori sono capaci di tutto, anche di mascherarsi da prete e tirare brutti tiri ai poveri cittadini che, magari sovrappensiero, prendono e aprono la porta.
Il modus operandi è semplice e diabolico: il finto prete si presenta in casa, si fa aprire e, con la scusa di una benedizione, raccoglie un obolo che lui dice andrà a portare ai poveri della parrocchia. Ma è tutta una truffa.
Nemmeno coi preti si sta più tranquilli
Se ne inventano davvero di ogni, per rubare soldi. Adesso anche il vestito da prete, per ingannare quante più persone possibili, e portarsi via quei pochi spicci che una persona tiene sempre in casa e che dovrebbero essere deputati alla consegna delle offerte per i poveri della parrocchia, e che invece finiscono nelle tasche di malfattori e truffatori.
Non serve a niente nemmeno pensare che siamo vicini a Natale, anzi proprio questo è il periodo in cui i malviventi se ne approfittano doppiamente.