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Smartphone, ora registra tutto quello che dici e non lo sapevi | Premi subito OFF e salvi la tua privacy, devi accedere qui

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Gli smartphone sono in grado di minare la privacy – pexels – salernosera

La tecnologia ha sicuramente migliorato la vita sotto tanti aspetti, ma per quanto riguarda la privacy siamo messi molto male.

Non è un segreto che i dispositivi elettronici come tablet, cellulari e device simili siano in grado di fare ormai qualunque cosa: non solo telefonare infatti, ma fungono da fotocamera, videocamera, registratore vocale, riproduttore di suoni. Tutto!

Questi strumenti, che fanno parte delle impostazioni del telefono o del dispositivo in generale, sono sempre più spesso associati all’utilizzo delle applicazioni che vengono scaricate sui dispositivi. Non è inusuale infatti che quando scarichiamo una applicazione, questa “chieda” di accedere non solo ai contatti, ma anche al microfono e alla videocamera del telefono.

In questo modo però, ci esponiamo in maniera molto aperta a una serie di “controlli” che le applicazioni esercitano sul nostro privato. Telefonate, videochiamate, tutto ciò che passa dal microfono o dalla videocamera possono infatti essere monitorati a nostra insaputa.

Questo perché quando ci iscriviamo a qualunque sito o applicazione, spesso per sbrigarci flagghiamo delle opzioni che consentono agli sviluppatori di entrare nel nostro privato, o perlomeno nelle nostre opzioni personalizzate nel telefono. Per questo motivo è bene prendere delle precauzioni quando usiamo il telefono, ma soprattutto quando lo usiamo con microfono e fotocamera in funzione.

Attenzione ai telefoni Android

Ormai è ben chiaro a tutti che lo smartphone ha la capacità di registrare conversazioni per scopi commerciali. Lo fa con un meccanismo semplice che permette il monitoraggio attraverso il microfono. Molti device infatti, specialmente quelli Android, hanno microfoni in grado di captare e memorizzare le nostre conversazioni.

Queste registrazioni in un secondo momento vengono a volte trasferite ad altre applicazioni, come possono essere i social come Instagram o Facebook, ma altrettanto spesso questo avviene senza che l’utente ne abbia la minima consapevolezza. Come accennato, questa cosa succede perché, accettando le condizioni di utilizzo delle app senza leggerle con attenzione, concediamo loro il permesso di accedere al microfono del nostro dispositivo.

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Molte app sono responsabili di una violazione della privacy – pexels – salernosera

Come proteggere la propria privacy

Per proteggersi da questo tipo di invasione della privacy, la prima misura da prendere è disattivare il microfono quando non è in uso: si tratta di una operazione che può essere eseguita facilmente attraverso le impostazioni del telefono, accedendo alla sezione “Privacy” e gestendo le autorizzazioni delle singole app.

Inoltre è buona regola dedicare del tempo per esaminare regolarmente le autorizzazioni concesse alle app, revocando quelle non necessarie o sospette. L’utilizzo di software per il blocco della pubblicità può inoltre ostacolare il tracciamento delle nostre attività e la ricezione di annunci mirati.