Spaccadenti, per le feste non puoi NON mangiarli | Il dentista se ne farà una ragione, sono la fine del mondo
Per le feste non puoi non mangiarli anche se sono spaccadenti: il dentista se ne farà una ragione! Sono troppo buoni. Di cosa si tratta
Ci stiamo avvicinando sempre di più al Natale è alle tradizioni che porta con sé questa festività così amata e speciale. Infatti, Natale vuol dire famiglia e tradizioni e in Campania sono tante le tradizioni tipiche delle feste natalizie. In particolar modo basti pensare agli spaccadenti per eccellenza delle feste.
Infatti, secondo la tradizione campana non è Natale se non mangi un dolce tipico in particolare noto per essere in genere piuttosto duro e difficile da masticare. Inutile dire che il dentista dovrà farsene una ragione perché durante le festività natalizie questo dolce tipico non può assolutamente mancare a tavola.
Stiamo parlando appunto di un dolce le cui origini risalgono addirittura al 1300. Dunque, si tratta di una tradizione secolare e il gusto del dolce in questione è unico e squisito. Insomma, piace proprio a tutti e a Natale è fondamentale, soprattutto durante un giorno in particolare.
Ma andiamo con ordine e scopriamo insieme e più nel dettaglio di quale dolce campano stiamo parlando e in quale giorno solitamente si prepara questa prelibatezza da leccarsi i baffi. I denti non ne saranno felici, ma la tua pancia sì!
Natale in Campania con gli spaccadenti: di che dolce si tratta
Tra struffoli, mostaccioli, pastiere e cassatine napoletane, tra i dolci più amati a tavola a Natale in Campania ci sono anche loro, gli spaccadenti per eccellenza: i roccocò.
A spiegare più nel dettaglio le origini e di che dolce stiamo parlando ci ha pensato il sito di Cookist. Scopriamo quindi qualcosa più nello specifico su questo dolce particolare campano.
Tutto ciò che devi sapere sul roccocò
Come spiegato dal sopracitato sito, il roccocò è un dolce tipico campano, per la precisione napoletano, che si prepara con farina, mandorle, zucchero, canditi e una miscela di spezie, ossia cannella, noce moscata e chiodi di garofano. D’altro canto però non è vero che sono tutti spaccadenti, dato che i roccocò si dividono in due tipologie.
Difatti, i roccocò possono essere sia morbidi che spaccadenti e la differenza sta nella cottura delle due tipologie. Inoltre, per renderli più morbidi la tradizione dice di tuffare i roccocò più duri e croccanti nel marsala o nello spumante. Ma vediamo la loro origine.
I roccocò sono perciò di forma a ciambella e sono grandi circa 10 centimetri. La loro origine risale si pensa al 1320 presso il Real convento della Maddalena. Quanto al giorno in cui prepararli, di solito si realizzano dall’8 dicembre in poi.