Internet a casa, arrivano AUMENTI in bolletta per tutti | Non credere agli sconti, a gennaio ci faranno malissimo: addio risparmi

Stangata in vista per la connessione internet, che a partire da gennaio sarà soggetta a una nuova tassa che la porterà a costare di più.

Oggigiorno non c’è casa, o quasi, dove non si abbia una connessione internet fissa. Chiunque infatti usa computer, smartphone e tablet che hanno per forza una connessione internet, dal momento che quasi tutte le funzioni necessarie sono soggette a una connessione.

Basti pensare alle app di messaggistica come WhatsApp: impossibile non avere internet se si vuole rimanere connessi al resto del mondo. Effettuare videocall, chiamate, mandare note vocali o semplicemente inviare dei messaggi di testo.

Ovviamente ci sono diversi gestori telefonici che offrono le loro diverse tariffe per chi ha bisogno di un abbonamento internet, ma a quanto pare a inizio del 2025 ci saranno dei grossi cambiamenti che stanno facendo non poco discutere. Sembra infatti che dall’1 gennaio arriverà una novità che potrebbe causare notevoli problematiche, non solo in termini economici ma perché non tutti potranno usufruire del servizio.

Partiamo dal presupposto che il nuovo sistema potrebbe non essere in grado di raggiungere ogni abitazione, ma soprattutto quelle più vecchie dovranno essere adeguate. Molti utenti infatti dovranno effettuare dei cambiamenti per poter usufruire del servizio.

La connessione con la legge di Bilancio

Può sembrare strano ma tutto dipende dalla nuova Legge di Bilancio, soprattutto da un emendamento di Fratelli d’Italia che sta dando vita a moltissime polemiche in merito al settore delle telecomunicazioni. Nella nuova legge si propone infatti una veloce dismissione della rete in rame per rendere più favorevole la transizione verso la fibra ottica.

Ma non tutte le abitazioni sono dotate di questo sistema, che non può essere realizzato solo fino al palazzo, ma deve arrivare all’interno dell’appartamento. Se la fibra arriva fuori dalla porta, ma i nuovi cavi non sono presenti all’interno dell’abitazione, l’utente infatti continuerà ad utilizzare solo l’Adsl.

Le critiche all’emendamento e gli aumenti

L’emendamento ha scatenato non poche critiche. Federconsumatori e l’Associazione italiana internet provider hanno anche parlato dell’aumento dal punto di vista economico svelando a quanto ammonterà la tassa sull’Adsl se la legge verrà approvata.

Dall’uno gennaio 2025 è stato proposto tramite l’emendamento un aumento del 10% sui servizi e di utilizzare i proventi per un fondo destinato agli operatori per di favorire la transizione verso la banda ultra larga. Naturalmente l’imposta in questione non colpirebbe solo le imprese ma anche tutti i consumatori ed è questo che sta destando preoccupazione e malcontento.