Alzheimer, in questa zona della Campania ALLARME assurdo | Hanno approvato il piano salva vite, eccolo
Le terapie iniettive per trattare la patologia negli stadi precoci è solo uno degli accorgimenti per cercare di migliorare i percorsi di cura
L’Alzheimer è una delle patologie neurodegenerative più note anche per i profani del mestiere. Purtroppo infatti si tratta di una triste realtà con cui dobbiamo misurarci costantemente visto che i casi sono sempre più numerosi.
Anche nella nostra regione purtroppo le persone affette sono molte negli ultimi anni e per questo è in atto una mobilitazione per cercare di poter intervenire e garantire le giuste cure a coloro che ne soffrono.
Proprio per questo è andato in scena un convegno tenutosi a Napoli e nel quale è stato fatto un punto della situazione volto a comprendere cosa bisogna fare per rendere la situazione un po’ più gestibile, almeno per quanto concerne l’accesso ai trattamenti.
Prima però è bene partire dai numeri, che è bene precisare non sono affatto benevoli. Una volta compresi questi si può avere maggior contezza della situazione e capire in quali ambiti agire a stretto giro.
I numeri relativi alle persone afflitte da Alzheimer in Campania
Come riportato da ansa.it nel mondo sono circa 48 milioni le persone alle prese con questa malattia, di cui 600mila nel nostro paese. Anche in Campania il dato è spiacevolmente alto e si attesta sulle 50mila unità.
Le proiezioni poi non sono per niente incoraggianti visto che indicano una progressiva crescita dovuta anche all’invecchiamento della popolazione. L’Italia però con il rifinanziamento del fondo nazionale demenze può investire delle risorse importanti che possono utilizzate per promuovere la sinergia tra sanità pubblica e ricerca scientifica.
Le novità emerse durante tenutosi a Napoli
Proprio di questi aspetti si è parlato al convegno “Nuove sfide per il disturbo cognitivo. Traiettorie da esplorare” promosso proprio nel capoluogo campano da Motore Sanità con il contributo di Eli Lilly e Project Way. In seguito all’incontro di fatto è emerso che ci sono diverse priorità.
Tra questo si possono annoverare l’aggiornamento e il potenziamento della cabina di regia regionale sulle demenze, il sostegno, il miglioramento e l’implementazione dell’uso della Piattaforma Sinfonia relativa a questo ambito, la creazione di un registro regionale di patologia e il miglioramento dei percorsi di cura integrati in tutta la regione. Il tutto alla luce dell’arrivo delle nuove terapie iniettive per trattare la problematica negli stadi più precoci. Dunque il sentiero è tracciato. Ora bisogna solo attuare il tutto per garantire la presa in carica ai pazienti in tempi più rapidi.