Turismo nautico in Campania: Assodiporto traccia la linea da seguire nel 2025
L’obiettivo dell’Associazione è quello di garantire alla nostra regione infrastrutture, occupazione e sostenibilità nel turismo nautico
La Campania è pronta a voltare pagina per quanto concerne il turismo nautico. D’altronde è innegabile che questo segmento sia fondamentale per una regione come la nostra, dove il mare è una componente fondamentale sia a livello di relax che di introiti.
Fondamentale a tal proposito la riunione tenutasi di recente nella sala consiliare del Comune di Sapri. Nell’occasione c’è stata un’importante opportunità di dialogo tra piccoli concessionari del Cilento e gli operatori della Basilicata.
Nel corso dell’incontro sono state analizzate le dinamiche con cui è necessario fare i conti lungo la costa. Presenti anche gli operatori turistici e le associazioni di categoria, ovviamente interessate agli sviluppi.
Tra gli argomenti emersi, spicca quello relativo al turismo marittimo nella regione, in particolare nella fascia costiera. Di fatto è stata rilevata una criticità nello sviluppo di infrastrutture necessarie al supporto dell’incoming turistico.
Cosa è emerso dal confronto con gli operatori turistici
Stando a quanto riportato da gaeta.it uno dei primi passi di Assopdiporto consiste nel rafforzare le relazioni con operatori di diverse parti del paese in modo tale da poter affrontare le questioni di primaria importanza relative al turismo nautico.
A tal proposito è stato formato un direttivo che comprende figure importanti del settore come Raffaele Esposito, Gerardo Principe e Piero Giannetti. Quest’ultimo ha voluto specificare che è giunto il momento per le aziende pioniere di distaccarsi da quelle che negli anni hanno sfruttato a proprio favore le leggi e le normative, per questo è fondamentale il ruolo dell’associazione.
I programmi per il futuro con occhio all’ambiente e alla sostenibilità
Tra gli impegni che stanno a cuore ad Assodiporto e che sarà uno dei capisaldi del prossimo anno c’è senz’altro quello delle aree marine protette già esistenti e in via di sviluppo. Si mira infatti ad un turismo che vada a rispettare le bellezze naturali della regione e che al tempo stesso favorisca l’arrivo dei visitatori.
Si partirà a gennaio con l’incontro presso il porto borbonico di Castellammare di Stabia. L’intento è quello di promuovere nuovi percorsi che colleghino mare e terra e diano risalto alle perle campane. In seguito ci si sposterà anche a Marina di Puolo, Capri, Ischia e Marina di Camerota così da poter proseguire il progetto di valorizzazione delle risorse turistiche nostrane, che è bene rammentarlo non hanno niente da invidiare al resto del mondo.