Salerno, il sottopiazza Libertà al momento è un flop: il disperato appello dei gestori dei locali
L’obiettivo era quello di creare un nuovo polo del divertimento, ma a quanto pare si sta trasformando in un problema per i commercianti
Una delle idee più suggestive per dare vitalità ad una delle zone più belle della città, si sta trasformando in un boomerang per i gestori delle attività commerciali della zona. Si potrebbe sintetizzare così quanto sta accadendo nel sottopiazza della Libertà a Salerno.
L’idea della amministrazione comunale era quello di dare nuova linfa all’area in modo tale da poter dare maggior lustro allo scenario circostante, che ha un indiscusso fascino come si può evincere dall’immagine sovrastante.
Purtroppo però come riportato da Il Mattino le cose non stanno andando esattamente così. Anzi, al contrario nonostante la proposta delle poche attività presenti sia variegata, non si riesce ad attirare la gente.
Al momento sono sette le attività operative da maggio dello scorso anno. Al contempo ci sono ancora tante vetrine sfitte, il che la dice lunga sulla situazione che si sta andando a delineare nel sottopiazza.
Il principale ostacolo che sta impedendo al sottopiazza di decollare
La criticità più evidente è legata alla stagionalità. Di fatto essedo praticamente sul mare viene concepito come un luogo prettamente estivo, ma chiaramente chi ha un ristorante o un locale notturno ha bisogno di lavorare anche negli altri mesi dell’anno.
A ciò vanno aggiunti i problemi strutturali come l’assenza di un’illuminazione ordinaria e le pedane danneggiate dal mare nelle giornate di tempesta. Nemmeno l’installazione delle Luci d’Artista ha dato una mano visto che non sono propriamente vicine al nuovo polo ideato per favorire la movida.
La richiesta dei gestori delle attività
Tutto ciò sta creando un bel po’ di lecita apprensione nei titolari degli esercizi commerciali, che hanno richiesto in maniera unanime l’aiuto della giunta comunale per cercare di rivitalizzare la zona anche in inverno. L’obiettivo è consentire a tutti di lavorare serenamente visto che di mezzo ci sono anche tanti giovani e tante famiglie sia tra i gestori che tra i dipendenti.
Solo in questo modo si può scongiurare il peggio evitando così che molte persone si ritrovino senza lavoro. Insomma, è necessaria una bella unità d’intenti che vada a dare nuovo vigore al sottopiazza della Libertà. Poche chiacchiere e più fatti, anche perché gennaio e febbraio sono notoriamente dei mesi poco redditizi. Meglio non farli diventare drammatici.