Epifania, queste sono le principali tradizioni culinarie campane: RICETTE super golose
Come per ogni festa anche in occasione della Befana in Campania ci sono delle usanze per quanto concerne il cibo. Scopriamole insieme
L’ultima festa natalizia rimasta prima del “rompete le righe” è l’Epifania. Si tratta di quella chiusura del cerchio che tanti temono visto che poi volente o nolente si deve ritornare alla vita di tutti i giorni.
Una sorta di trauma soprattutto per i cittadini campani, che visto il loro spirito sempre molto festoso proprio non ne vogliono sapere di dover dover fare a meno di cotanta allegria. Per carità in qualche modo la riescono a mantenere anche nei giorni feriali, ma chiaramente gli impegni lavorativi non permettono di essere sempre frizzanti.
E quale miglior modo per salutare questo periodo se non con qualche specialità tipica della tradizione nostrana? D’altronde le possibilità sono differenti e tutte molto gustose. Proprio per il giorno della Befana secondo le classiche usanze ci sono alcune pietanze che proprio non possono mancare sulle nostre tavole.
Vediamo nello specifico quali sono facendo anche un salto nelle altre regioni d’Italia per capire cosa si mangia nel corso della giornata dell’Epifania. Tenetevi e forte e preparatevi a leccarvi i baffi.
Cosa si prepara in Campania nel giorno dell’Epifania
Come riportato da campaniatradizione.it, dalle nostre parti una delle usanze più particolari è quella di preparare la prima pastiera dell’anno, dolce che notoriamente impazza nel corso delle festività pasquali. Una sorta di preludio a ciò che ci si aspetta nei prossimi mesi.
Spazio inoltre agli ultimi struffoli e alle palline dolci di pastella realizzate con uova, farina, zucchero e liquore all’anice e rigorosamente fritte nello strutto o nell’olio. Il tocco finale è una bella rigirata nel miele caldo così da rendere l’assaggio al nostro palato ancor più delicato e piacevole.
Le altre pietanze realizzate in giro per l’Italia
Dunque, un’Epifania bella dolce com’è giusto che sia. Sotto questo punto di vista non sono da meno altri territori come la Puglia dove regnano sovrane le cartellate baresi e purcidduzzi salentini (che sono abbastanza simili agli struffoli fatti in Campania).
In Abruzzo invece la tradizione prevede i pepatelli, ovvero dei biscotti tipici della provincia di Teramo, ma anche del Molise. Per rendere l’idea di cosa siano, si possono paragonare come forma ai più noti cantucci. Il nome deriva dalla presenza del pepe nero mentre gli altri ingredienti sono farina, cacao, bucce d’arancia e miele.