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Caserta, è la nuova sede del SAHARA | Non è uno scherzo, in queste immagini è riportato tutto: non c’è nemmeno un’oasi

Reggia di Caserta (Pexels) - salernosera.it
Reggia di Caserta (Pexels) – salernosera.it

La città campana è stata protagonista di una dinamica che ha diviso la popolazione. Cosa riguarda e perché ha fatto tanto discutere

Il fascino e l’importanza di Caserta per la nostra regione sono da sempre indubbie. La Reggia d’altronde attira visitatori da ogni dove e in generale la città è un polo importante a livello commerciale e non solo.

Chiaramente rispetto agli altri centri della Campania è di gran lunga più piccolo e ciò fa si che sia una sorta di paese allargato dove la qualità della vita è abbastanza elevata e i ritmi di vita non sono chissà quanto stressanti.

Questo particolare per quanto possa sembrare in apparenza meramente benefico, in realtà lascia in dote anche delle sfaccettature che per forza di cose non sempre sono apprezzabili dalla comunità casertana.

Ad esempio a Capodanno è successo qualcosa che ha fatto molto discutere e che ha spaccato in due la cittadinanza. Cerchiamo di capire meglio i particolari e perché si è creato tutto questo polverone.

Caserta: l’immagine che sintetizza il Capodanno 2025

Come riportato da agro.it sono diverse le testimonianze social delle strade di Caserta completamente vuote dopo la mezzanotte del 31 dicembre 2024. Di fatto è stato l’unico capoluogo di provincia a non aver allestito nulla di ufficiale per salutare l’arrivo del nuovo anno.

I motivi che hanno portato a ciò però non si conoscono. Quindi almeno al momento non è lecito sapere cosa ha portato a questa mancanza di organizzazione da parte dei vertici dell’amministrazione comunale casertana.

Reggia di Caserta di notte (Fonte tufanoraffaela Instagram) - salernosera.it
Reggia di Caserta di notte (Fonte tufanoraffaela Instagram) – salernosera.it

Non tutti i mali vengono per nuocere

Ciò che invece sta tenendo banco in questi primi giorni del 2025 sono sicuramente le polemiche. In tanti infatti si sono lamentati per questa fiacchezza e questa mancanza di divertimento in una data in cui di fatto praticamente ovunque si fa qualcosa. Dall’altra però c’è chi ha accolto questa quiete con grande entusiasmo e si è potuto godere questa festività in un modalità più tranquilla e magari senza chissà quale frastuono sotto casa.

Resta però l’interrogativo e le riflessioni annesse sul perché di questo immobilismo. Probabilmente questo avvenimento darà vita ad un precedente, che sarà preso in considerazione negli anni a venire. Nel frattempo Caserta ha sicuramente guadagnato l’appellativo non propriamente edificante di nuovo Sahara, visto il deserto che è stato appurato in giro per le strade della città nella notte più sentita dell’anno.